Cerchiara, la replica di Carlomagno alla minoranza: «Abile nell’ignorare e nello sparlare»
Il sindaco di Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno, replica alle accuse della minoranza in merito alla sospensione del processo di accoglienza di alcuni migranti ucraini legata a problematiche tecniche della struttura ospitante
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CERCHIARA DI CALABRIA - «Non c’è proprio verso di sperare che questa opposizione rancorosa e mistificante possa operare un distinguo tra dialettica politica e disfattismo neanche in momenti delicati come questi in cui siamo tutti ad un passo dal baratro di un conflitto mondiale»
Sono queste le parole con cui si apre la nota stampa diffusa del Sindaco di Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno, per rispondere alla accuse mosse dal gruppo consiliare di minoranza “Primavera per Cerchiara”, che nei giorni scorsi ha accusato l’amministrazione comunale cerchiarese di aver fatto una “figuraccia” (leggi qui) relativamente all’accoglienza prevista per alcuni profughi ucraini sospesa un problema di idoneità della struttura che li avrebbe dovuti ospitare.
Carlomagno, che nella sua nota sostiene che l’abilità della minoranza sarebbe di “Ignorare” e sparlare, puntualizza alcuni passaggi: «La Residenza Sociale “Mahatma Gandhi-Madre Teresa di Calcutta” è struttura architettonica, patrimoniale e sociale unica nel panorama di Cerchiara, tanto per le premesse dalle quali è sorta (in quanto frutto della più grande delle battaglie dei miei 3 mandati amministrativi, cioè quella della bonifica ambientale del sito inquinato di contrada Capraro, dal cui risarcimento ottenuto dalla Syndial SpA, grazie al pragmatismo ed alla concretezza dell’azione amministrativa, sono pervenuti i 2/3 della spesa di costruzione della struttura), quanto dal fine nobile a cui è destinata, nonostante un tentativo di affido non andato a buon fine.
La consapevolezza delle difficoltà dei tempi proprio del “settore imprenditoriale” non ci farà demordere dal perseguire l’obiettivo sociale per cui è stata pensata, voluta e realizzata, cosa non da poco alle nostre latitudini paesane, direi Rivoluzionaria, in quanto nessuna infrastruttura è stata mai realizzata a scopi sociali nel nostro Comune.
Abbiamo in questi anni impattato con iter burocratici complessi e ferraginosi, e finalmente l’approvazione del Piano sociale zonale, nel quale sono state censite tutte le strutture destinate a tale scopo, ha visto in sede di Conferenza dei Sindaci del Distretto l’inserimento della nostra struttura sin dal primo momento.
Tale Piano, vanto del lavoro e delle competenze professionali dell’Ambito Territoriale di Trebisacce, solo recentemente è diventato esecutivo con l’approvazione da parte della Regione Calabria».
Entrando nel merito specifico delle dichiarazioni della minoranza consiliare Carlomagno prosegue: «stigmatizzo come totalmente false le seguenti affermazioni: La cifra di 1 milione e mezzo quale costo dell’opera (gonfiata di 600mila Euro). Appare dunque palese che si faccia a gara tra un comunicato e l’altro a spararla sempre più grossa non conoscendo nel dettaglio le progettualità e gli importi realmente investiti!»
«La struttura, come già ribadito altre volte, repetita iuvant, non necessitava di pareri antincendio dei VVFF in quanto destinata ad un numero di ospiti inferiori alle 25 unità. Almeno così contempla la normativa di riferimento per le strutture con finalità sociali che si trovano nello Stato Italiano! Dopo se la Repubblica di Cerchiara ha una diversa normativa noi non ne siamo a conoscenza. La progettazione interna rispetta appieno la tipologia di destinazione d’uso per cui è stata realizzata la struttura. L’impianto degli ascensori è stato già affidato, finanziato ed in fase di allestimento La mobilia è gia in struttura. Sono in fase di completamento i sistemi di riscaldamento».
In merito alla sospensione del processo di accoglienza dei profughi ucraini, Carlomagno evidenzia come
«La nostra sensibilità e la volontà di essere vicini, solidali e partecipi al dramma del popolo Ucraino, che in massa abbandonava la Nazione soprattutto nella sua componente femminile e infantile, ci ha portati con slancio e convinzione a segnalare la nostra residenza sociale per l’ospitalità di 22 persone, avendo predisposto all’uopo con l’Ufficio tecnico l’avvio del completamento dell’impiantistica mancante. La tempistica emergenziale dell’ospitalità, tuttavia era inconciliabile con la tempistica dell’ultimazione dei lavori ed il sopralluogo svolto con la Commissione inviata dalla Prefettura ne ha decretato l’inidoneità. Questa in virtù del fatto che il sistema di accoglienza internazionale deve rispettare determinati parametri sanciti dal Ministero dell’Interno e che la nostra struttura non poteva possedere al momento poiché è stata concepita per finalità totalmente differenti. Nessun delitto di lesa Maestà, nessuna vergogna. Pur tuttavia, completeremo l’impiantistica e renderemo operativa la struttura per quanto prefissoci e nelle disponibilità all’accoglienza, visto che i profughi giunti in Calabria ed in Italia a cui apparteniamo territorialmente, al momento sono prevalentemente ospitati in forma privatistica».
Il sindaco di Cerchiara di Calabria, giunto al terzo mandato, chiosa infine sulle accuse rivolte alla sua amministrazione, definita nel comunicato stampa della minoranza “Stanca e senza idee”, annunciando che Cerchiara nel 2022 e 2023 sarà un “Cantiere aperto”.
«Forse la minoranza consiliare ha dimenticato che da oltre 2 anni una pandemia sanitaria, ha costretto, per salvaguardare le nostre vite, a rivedere i nostri modelli di vita, a contrarre i momenti di socialità pubblica e privata, ad abolire qualsivoglia assembramento, festività civili e religiose, eventi culturali. Dimenticando ha confuso la “stanchezza e l’assenza di idee” con questo isolamento impostoci da un’emergenza sanitaria mai vissuta finora. Posso assicurare che il 2022 ed il 2023 renderà Cerchiara un “cantiere aperto”, frutto anche della programmazione straordinaria quale il PNRR di cui il gruppo consiliare d’opposizione, tanto forte è il loro amore per Cerchiara, non si degna neanche di votare favorevolmente, come successo nell’ultimo Consiglio comunale. Opere che, garantiranno benessere e serviranno a fornire servizi innovativi ed efficienti alla nostra comunità che da anni necessita di essere valorizzata e non denigrata da chi ha come obiettivo la rapida salita al Palazzo Comunale non accettando ancora democraticamente la sconfitta elettorale del lontano 2019. Certamente la gestione Emergenziale e routinaria del quotidiano ci lasciano ben poco tempo per oziare, forse ci stancano ma dopo un congruo riposo siamo sempre in campo, fino ad espletamento del nostro mandato elettorale sempre per il bene della nostra Cerchiara».