9 ore fa:Consegnati i lavori della scuola di Via Nizza a Schiavonea
8 ore fa:Co-Ro, da domani aperte le iscrizioni per il servizio di refezione scolastica
7 ore fa:Europa Verde Co-Ro: «La Bandiera Blu è una vittoria del territorio, non uno strumento di propaganda né di polemica»
9 ore fa:Il Corigliano investe nei giovani talenti
12 ore fa:La parrocchia di “San Giovanni Battista” di Mirto si prepara ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono
12 ore fa:Tis, l'appello della Cisl alle istituzioni: «Lavorare insieme per superare il precariato»
13 ore fa:Al Parco Archeologico di Sibari debutta la rassegna “Copia-Copiae” con le opere di Claudio Abate
8 ore fa:La polveriera dei boschi di Corigliano-Rossano in preda allo scaricabarile della burocrazia
11 ore fa:Caloveto, dote di oltre 18mila euro per attività economiche e artigianali
6 ore fa:Corigliano Scalo, tenta una rapina in un negozio: arrestato cittadino rumeno

Longobucco, medico di base prossimo alla pensione: «Garantire continuità sanitaria, senza interruzioni»

1 minuti di lettura

LONGOBUCCO - «Medico di base prossimo al pensionamento, garantire continuità nell'assistenza sanitaria senza interruzioni. Per una comunità con una popolazione prevalentemente anziana ultra-sessantacinquenne, i tempi burocratici previsti per arrivare all'individuazione del nuovo professionista, stimati anche fino ad un anno, creerebbero troppi disagi».  

È quanto dichiarano Katia Pellegrino e Domenico Romano, già consiglieri comunali del progetto La Nuova Longobucco, aderendo e rilanciando l'iniziativa promossa da un concittadino che nei giorni scorsi ha proposto di indirizzare una lettera aperta al Commissario Straordinario dell'ASP per accelerare tutte le procedure e prevenire ogni eventuale buco o disservizio.

«Gli ex amministratori colgono l'occasione per ringraziare il dottore Domenico Pometti che sarà posizionato in quiescenza dal prossimo mese di luglio, per l'abnegazione, la disponibilità ed il servizio reso alla comunità in questi anni».

«Pensare di dover mettere in campo azioni contro lo spopolamento e allo stesso tempo dover difendere questo territorio da scippi e carenze, per garantire lo stesso diritto di cittadinanza ed il fondamentale diritto alla salute – continuano – sembra ancora più paradossale in un momento come quello che stiamo vivendo per via della pandemia, che resta un'emergenza da fronteggiare con i pochi strumenti a disposizione. Per un centro dell'entroterra, le distanze dai presidi sanitari non fanno che ingigantire criticità e difficoltà nell'accesso ai servizi. Privarlo anche di quello relativo al medico di base, peggiorerebbe ancora di più la situazione. L'auspicio – concludono – è che si possano prendere i provvedimenti idonei ad impedire, come avvenuto in altri paesi del territorio, che i cittadini debbano privarsi di cure ed assistenza».

(Fonte foto la repubblica) 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia