Longobucco, medico di base prossimo alla pensione: «Garantire continuità sanitaria, senza interruzioni»
Lo dichiarano Pellegrino e Romano de La Nuova Longobucco: «Accelerare tutte le procedure e prevenire ogni eventuale buco o disservizio, soprattutto per i cittadini anziani»
LONGOBUCCO - «Medico di base prossimo al pensionamento, garantire continuità nell'assistenza sanitaria senza interruzioni. Per una comunità con una popolazione prevalentemente anziana ultra-sessantacinquenne, i tempi burocratici previsti per arrivare all'individuazione del nuovo professionista, stimati anche fino ad un anno, creerebbero troppi disagi».
È quanto dichiarano Katia Pellegrino e Domenico Romano, già consiglieri comunali del progetto La Nuova Longobucco, aderendo e rilanciando l'iniziativa promossa da un concittadino che nei giorni scorsi ha proposto di indirizzare una lettera aperta al Commissario Straordinario dell'ASP per accelerare tutte le procedure e prevenire ogni eventuale buco o disservizio.
«Gli ex amministratori colgono l'occasione per ringraziare il dottore Domenico Pometti che sarà posizionato in quiescenza dal prossimo mese di luglio, per l'abnegazione, la disponibilità ed il servizio reso alla comunità in questi anni».
«Pensare di dover mettere in campo azioni contro lo spopolamento e allo stesso tempo dover difendere questo territorio da scippi e carenze, per garantire lo stesso diritto di cittadinanza ed il fondamentale diritto alla salute – continuano – sembra ancora più paradossale in un momento come quello che stiamo vivendo per via della pandemia, che resta un'emergenza da fronteggiare con i pochi strumenti a disposizione. Per un centro dell'entroterra, le distanze dai presidi sanitari non fanno che ingigantire criticità e difficoltà nell'accesso ai servizi. Privarlo anche di quello relativo al medico di base, peggiorerebbe ancora di più la situazione. L'auspicio – concludono – è che si possano prendere i provvedimenti idonei ad impedire, come avvenuto in altri paesi del territorio, che i cittadini debbano privarsi di cure ed assistenza».
(Fonte foto la repubblica)