La criminalità organizzata punta sulle risorse del Pnrr. «Creare una task force e controllare l’utilizzo dei fondi»
Lo chiede il commissario regionale della Lega, Saccomanno: «Eseguire verifiche precauzionali che eviterebbero, poi, conseguenze irreparabili per la realizzazione degli interventi necessari»
CATANZARO - «Da più parti e, comunque, anche dal Procuratore Nicola Gratteri è stato lanciato l'allarme sulla possibilità che la criminalità organizzata, unitamente ad affaristi senza scrupoli, possano mettere le mani sulle ingenti risorse del Pnrr. Un pericolo dietro l'angolo che dovrebbe prevenirsi ed evitare che la "pentolaccia" si scopra in corso d'opera con perdita di risorse e di opere, che la Calabria necessita come il "pane"».
È quanto afferma il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno, che continua: «L'unico modo è quello di creare una Task force, composta dai rappresentanti delle istituzioni tutte, che controlli i percorsi, i soggetti e le modalità di utilizzo delle somme provenienti dal Pnrr».
«Un modo, appunto, - spiega - per eseguire verifiche precauzionali che eviterebbero, poi, conseguenze irreparabili per la realizzazione degli interventi necessari. La Calabria è piena di esempi che comprovano l'esecuzione di opere con evidenti irregolarità e infiltrazioni e che, a seguito delle indagini e degli accertamenti di polizia giudiziaria, rimangono sequestrate per decenni e senza possibilità, poi, di poter essere regolarmente collaudate e utilizzate dalla comunità di riferimento».
«E allora prevenire con uno sforzo comune che consentirebbe, appunto, un lavoro tranquillo nel momento in cui vengono approvate le iniziative e aperti i cantieri».