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Guerra in Ucraina, le mafie guadagneranno dal mercato delle armi. «Servono misure urgenti»

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ROMA – «“Le mafie sfrutteranno le difficoltà del mercato e lo stesso andamento della guerra, per acquisire vantaggi, da un lato sui prodotti, dall'altro sulle armi”. Il monito giunto dal Procuratore nazionale antimafia, Cafiero De Raho, non lascia spazio ad interpretazioni e a queste parole fanno eco quelle pronunciate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri che di recente ha avvertito che le mafie, approfittando della guerra, reperiranno armi per poi rivenderle a prezzi nettamente bassi guadagnando così cifre notevoli».

Ha esordito così nel suo intervento alla Camera dei Deputati, la portavoce del Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà, partecipando al Question Time per chiedere al Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, quali intendimenti urgenti intenda porre in essere, al fine di contrastare efficacemente le infiltrazioni criminali, nell'ambito del complessivo approvvigionamento delle materie prime, nonché nel mercato illegale delle armi.

«Il dato più allarmante – ha aggiunto Scutellà - ci viene fornito da uno studio dell'agenzia di comunicazione di Klaus Davi, secondo la quale "nei prossimi 5 anni sarà la Ndrangheta a guadagnare di più con un +15% del fatturato complessivo, soprattutto grazie al traffico di armi, a cui si aggiungerà, secondo la proiezione, nei prossimi anni un ulteriore miliardo di euro indotto dall'esplosione del business con un +50 % del fatturato". Sarà quindi la 'ndrangheta, secondo lo studio sui fatturati di guerra nei territori ucraini, a guadagnare di più tra le mafie nei prossimi cinque anni ed il traffico di droga frutterà soltanto alle organizzazioni criminali calabresi due miliardi di euro in più, pari a un +12% del fatturato specifico».

«Il conflitto in Ucraina – ha precisato la parlamentare del M5S - così come i mutevoli scenari di emergenza costituiscono terreno fertile per agevolare le infiltrazioni criminali che, sfruttando la vulnerabilità del mercato, operano per acquisire vantaggi nell'approvvigionamento delle materie prime e per la compravendita illegale di armi. Non possiamo infatti permettere, come sovente accade, che le organizzazioni criminali approfittino di questo conflitto per aumentare i propri profitti illegali; è necessario tenere alta la guardia attraverso iniziative che assistano e rafforzino le azioni di prevenzione e contrasto alle mafie».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.