Caos mensa scolastica a Co-ro, Sapia (FdI) propone ai genitori un “pranzo di protesta”
Il dirigente cittadino di Fratelli d'Italia: «Incapacità amministrativa a predisporre le opportune iniziative per cercare di bypassare il problema preannunciato da innumerevoli mesi»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Continua a permanere la situazione di caos nella gestione delle mense scolastiche cittadine. Ormai i disagi per ciò che concerne la mensa scolastica a Corigliano-Rossano risultano all'ordine del giorno. Da una parte i lavoratori della ditta Siarc, che ha definitivamente abbandonato il servizio dopo la revoca del contratto avvenuta nel lontano 26 gennaio, i quali recriminano le spettanze non pagate tanto da spingerli a gesti estremi (incatenamento), dall'altra i genitori dei tanti bambini che fino al mese scorso hanno usufruito, con i noti limiti, del servizio mensa, e che si sono ritrovati alle prese con innumerevoli disagi».
È quanto afferma Emanuele Sapia, dirigente di Fratelli d'Italia di Corigliano-Rossano, che così continua: «E che si navighi nel caos è dimostrato dall'esito della riunione dell'altro ieri con cui, in seguito al ritiro della Siarc, si consentiva ai genitori di poter portare il pranzo da casa in barba a tutte le norme anti Covid presenti. Ma cosa ancora più assurda è che viene consentito di poter portare il pranzo "nella finestra temporale idonea". Ciò implica che il genitore deve chiedere un permesso per portare il pranzo? Una situazione assurda per la quale FdI propone di attivare una iniziativa dimostrativa e di protesta pacifica ai genitori invitandoli nei prossimi giorni a recarsi a scuola e consumare il panino insieme ai figli nel cortile delle scuole».
«Secondo FdI, sicuramente, - spiega - la situazione poteva essere gestita meglio in considerazione delle esigenze primarie dei bambini attivando provvedimenti immediati dopo la risoluzione del contratto e dopo il forfait della seconda ditta. Anche successivamente cercando di disporre una idonea alternativa alla interruzione del servizio da parte della Siarc fornendo le vivande da cucinare direttamente nelle cucine ubicate all' interno di alcune scuole ovvero predisponendo un affidamento temporaneo d'urgenza a qualche esercizio di ristorazione per portare il pasto alle scuole».
«Intanto i dirigenti scolastici si trovano in enorme difficoltà nell'assumere le decisioni più idonee. Va da sé che al momento non sembra vi siano decisioni univoche per superare questa fase di assenza del servizio di refezione, fondamentale per il regolare funzionamento delle scuole dell'infanzia e delle scuole primarie a tempo pieno. Tutto ciò ha dimostrato l'assoluta incapacità amministrativa a predisporre le opportune iniziative per cercare di bypassare il problema preannunciato da innumerevoli mesi. Una cosa è certa, i bambini non potranno muovere accuse dirette nei confronti dell'amministrazione comunale ma sicuramente ricorderanno di aver ricevuto dai propri genitori il pranzo dalla finestra!» conclude.