Guardia medica chiusa a Schiavonea, l'Asp spiega: «Disagi legati alla carenza di medici»
L'Azienda Sanitaria Provinciale spiega che ci sono stati due avvisi pubblici, con risposte minime nonostante l'aumento degli onorari. «Per Corigliano non è pervenuta alcuna disponibilità, rendendo impossibile garantire la copertura completa dei turni»
CORIGLIANO-ROSSANO - Nei giorni scorsi avevamo dato spazio alla denuncia della consigliera regionale del Pd Rosellina Madeo, che aveva segnalato delle criticità inerenti la Guardia Medica di Schiavonea: «Dal 22 dicembre il servizio non è garantito e, avvisi alla mano, se ne parla il 2 gennaio se tutto va bene. Dieci giorni in cui gli abitanti non possono e non devono porsi il lusso di sentirsi male».
Oggi giunge la replica dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza che ritiene opportuno «fornire un chiarimento puntuale sulle cause che hanno determinato la mancata copertura di alcuni turni».
«Le difficoltà riscontrate - spiegano - non sono riconducibili a scelte organizzative dell'azienda, ma alla limitata disponibilità di personale medico a rispondere agli avvisi pubblici attivati. I disservizi, si precisa, riguardano esclusivamente alcune aree del territorio, tra cui Schiavonea, e non l'intero sistema della continuità assistenziale».
«Prima delle festività natalizie - sottolineano - l'Asp ha pubblicato un primo avviso per il reclutamento di medici da destinare alla guardia medica di Schiavonea, al quale non è pervenuta alcuna adesione. In assenza totale di riscontri, nel mese di dicembre è stato diffuso un secondo avviso, con un incremento del compenso fino a 50 euro l'ora, estendendo la possibilità di partecipazione anche ai medici di medicina generale e ai professionisti in quiescenza».
Come chiarito dal direttore del Distretto Ionio Nord f.f., Maria Beatrice Filici, «nonostante il coinvolgimento dell'Ordine professionale e l'aumento degli onorari, le manifestazioni di interesse sono state estremamente limitate». In particolare, «per l'area di Corigliano non è pervenuta alcuna disponibilità, rendendo impossibile garantire la copertura completa dei turni».
«La carenza di adesioni ha inciso in modo diretto sulla continuità del servizio, generando disagi per il territorio e per l'organizzazione sanitaria. L'Asp di Cosenza conferma di proseguire nella ricerca di soluzioni utili a rafforzare la guardia medica nelle aree interessate, ribadendo l'impegno a tutelare l'assistenza sanitaria sul territorio» concludono.