Agenda Urbana, Ferrara (M5S) si unisce all’appello di Stasi e incalza la Regione sui gravissimi i ritardi
L’eurodeputata invia un’ulteriore interrogazione alla Commissione europea su questa tematica: «Il rischio concreto è che non si rispettino le scadenze del Programma Operativo Regionale»
BRUXELLES - «Dove sono i risultati della strategia Agenda Urbana, si continuano a procrastinare ritardi imperdonabili su un elemento centrale della politica di coesione calabrese».
Continua il serrato monitoraggio della parlamentare calabrese Laura Ferrara sulla Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (c.d. Agenda Urbana).
«Su questa strategia ho inviato diverse interrogazioni alla Commissione europea sperando di sollecitare così la Regione Calabria e le amministrazioni a lavorare sodo sui progetti a valere su questo importantissimo pacchetto di finanziamenti. Solleciti che non hanno sortito alcun effetto, in particolare sulla Regione, che per come denuncia il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi (leggi QUI), rimane immobile».
«Gli agglomerati interessati dalle suddette Strategie sono i centri urbani di dimensione regionale e i centri urbani di minori dimensioni, per i quali il POR Calabria 2014-2020 ha riservato in totale circa 191 milioni di euro. Tuttavia, a meno di due anni dal termine ultimo per la spesa delle risorse della corrente programmazione, i ritardi attuativi iniziano ad essere sempre più preoccupanti».
È quanto scrive la Ferrara in una ulteriore interrogazione alla Commissione europea su questa tematica.
«Nell'ultima risposta fornitami, la Commissione già palesava importanti ritardi nell'attuazione dei programmi dei centri urbani di dimensione regionale. Ancor più problematica, poi, risulterebbe l'attuazione della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile relativamente ai centri urbani di minori dimensioni, fra questi, appunto, Corigliano-Rossano».
«Attraverso la mia interrogazione chiedo di conoscere quali programmi ed operazioni relativi ai centri urbani di dimensione regionale sono stati ultimati e qual è lo stato dell'arte dell'attuazione della Strategia per i centri urbani di minori dimensioni. Il rischio concreto è che non si rispettino le scadenze del Programma Operativo Regionale. Pare, infatti, che diversi progetti dell'Agenda urbana tardino ad avviarsi e non è possibile recuperare informazioni utili e trasparenti circa l'iter di avanzamento sul programma» conclude l'eurodeputata.