Pasqualina Straface presenta alla Regione una mozione di sostegno per gli operatori turistici calabresi
La Direttiva Bolkstein può essere dannosa per i nostri operatori turistici e bisogna agire al più presto afferma il consigliere regionale

CATANZARO – E’ di questa mattina la mozione presentata al presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, da parte di Pasqualina Straface, consigliere provinciale di Forza Italia.
La mozione è volta al “sostegno di operatori turistici e famiglie” in merito alla Direttiva europea Bolkstein, che ridisegna le modalità di assegnazione delle concessioni balneari, attraverso il regime concorrenziale dei bandi di gara pubblici.
Pasqualina Straface ci tiene a ribadire che la linea della legalità e della trasparenza non possono essere abbandonate, ma esprime preoccupazione per l’incertezza che la nuova direttiva porterà nelle famiglie calabresi in quanto gestori, nella maggior parte dei casi, dei lidi balneari. Quello delle concessioni è un settore che da sostentamento economico a piccole e medie imprese a conduzione familiare e che ha attraversato il periodo pandemico in modo soddisfacente anche rispetto al resto del territorio nazionale. Nonostante ciò, le difficoltà ci sono e anche per il settore turistico calabrese, c’è bisogno di una fase di ripresa. 750 km di costa, vale a dire il 20% del totale italiano, non possono correre il rischio di essere gestiti male. La preoccupazione del consigliere Straface riguarda il destino degli operatori turistici calabresi che hanno negli anni, investito risorse nel settore e ora rischiano di veder sfumare la loro fonte di sostentamento, per cui, chiede al presidente Mancuso: «di agire in sede di Conferenza Stato-Regioni, dove attraverso un atto normativo, Governo e Parlamento possano valorizzare l’esperienza professionale e il patrimonio di conoscenza di chi ha già svolto attività di gestione dei beni demaniali, con particolare riferimento a quelle a conduzione strettamente familiare». Inoltre la Straface chiede gli indennizzi per gli investimenti effettuati nelle strutture ed una mappatura delle concessioni in vista di una strategia per superare l’eventuale problema.