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Rifiuti, Graziano rilancia posizione Occhiuto: «Basta discariche, servono impianti tecnologici»

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CATANZARO -  «La linea tracciata dal Governo Occhiuto in questi primi 100 giorni di legislatura restituisce alla Calabria la certezza del fare. Non più promesse a vuoto ma continuità tra gli impegni e le azioni. È stato così per la Sanità, sulla quale è stata avviata un'attività incisiva e di coraggio che ha già portato alla riattivazione di tre ospedali soppressi e che avrà sicuramente nuovi ed importanti risvolti nelle prossime settimane. Sarà così anche nel portare a soluzione un'altra grande questione regionale: quella dei rifiuti».

«L'obiettivo, entro i prossimi tre anni, sarà quello di superare definitivamente la fase emergenziale e andare verso una gestione ordinaria virtuosa. Attuare una raccolta differenziata di qualità, puntare su impianti di smaltimento tecnologici funzionanti e all'avanguardia, abolire per sempre il concetto di discariche. Questi gli obiettivi del prossimo futuro».

Questo è quanto dichiara il Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, a margine della conferenza stampa tenuta stamattina nella cittadella regionale dal Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, sui primi 100 giorni di governo.

«Tra le priorità che oggi diventano sfide per il futuro della Calabria ce ne sono due da cui dipende il futuro della nostra regione: la sanità e i rifiuti. Rispetto al principio di riconoscere il diritto alla salute come elemento fondamentale per elevare la qualità della vita dei calabresi il presidente Occhiuto è stato chiaro ed il suo lavoro incisivo, anche in qualità di Commissario straordinario della Sanità, inizia a far vedere i suoi effetti. Poi c'è il delicato tema dei rifiuti e la perdurante emergenza che ormai attanaglia la regione da oltre un decennio e che ogni anno fa registrare un nuovo punto critico».

«A riguardo, è pienamente condivisibile la linea di principio dettata dal governatore. Alla Calabria non servono nuove discariche, tantomeno deroghe o ri-profilature a quelle già esistenti. Bisogna anche in questo caso assumere una posizione di coraggio e puntare tutto su una differenziata di qualità, equiparandola ai nuovi standard europei, e su un'impiantistica funzionante, all'avanguardia, sicura e che consenta la valorizzazione della frazione riciclabile in termini di materiali ed energia. È giusto, quindi, rifunzionalizzare il termovalorizzatore di Gioia Tauro e farlo in tempi celeri chiudendo già da ora l'era delle discariche».

«C'è poi un'altra questione che fa onore a Occhiuto e a questo governo regionale: l'impegno a voler portare a definizione l'annosa questione della Statale 106. Mai nessuno ha messo impegno e determinazione come sta facendo ora il presidente della Regione Calabria per chiedere le risorse necessarie all'ammodernamento della "strada della morte". L'attivazione dei fondi coesione per un progetto così urgente ed importante per lo sviluppo e la sopravvivenza del versante ionico è un'impellenza di fronte alla quale il Governo centrale non può tirarsi indietro».

«È inutile parlare di turismo e di fruizione delle bellezze artistiche e naturali se poi non si hanno gli strumenti basilari per raggiungerli. La SS106 non è una priorità a parole ma deve essere un dovere morale dello Stato nei confronti di un territorio, quello della Calabria orientale, che ha pagato e sta pagando un prezzo elevatissimo di vite e di disservizi a causa del suo poverissimo impianto viario».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia