Statale106, Straface (FI) difende il nuovo tracciato: «Anacronistica la posizione di Stasi»
«Le motivazioni addotte dal sindaco di Corigliano-Rossano risultano essere, infatti, prive di alcun fondamento tangibile rispetto agli atti istituzionali invece compiuti a conferma della forte volontà di realizzare l’opera»
CORIGLIANO-ROSSANO - «In democrazia, nell’attività politica come in ogni altro aspetto della vita associata, ognuno può e deve esprimere liberamente le proprie opinioni, legittime anche se di dissenso rispetto ad altre. Nel rispetto dei ruoli, pertanto, e delle istanze di questo territorio che ho l’onore di rappresentare istituzionalmente, non posso che esternare stupore e disappunto per la posizione formulata per l’ennesima volta, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, dal sindaco di Corigliano Rossano in merito alla questione dell’ammodernamento della strada statale 106. Una posizione in perfetta antitesi con quella che è l’invece l’autentica svolta e l’accelerazione impressa su tale importante ed attesa opera dal Presidente della Regione Calabria, onorevole Roberto Occhiuto, e che si configura come anacronistica e rischiosa dal punto di vista dell’isolamento istituzionale della terza città della Calabria».
È quanto dichiara, in una nota, l’onorevole Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
«Le motivazioni addotte dal sindaco Stasi risultano essere, infatti, prive di alcun fondamento tangibile rispetto agli atti istituzionali invece compiuti a conferma della forte volontà di realizzare l’opera. È stato lo stesso ingegnere Canalella, autorevole responsabile delle nuove opere dell’Anas, in una recente intervista, ha spiegare come e perché siano stati aboliti i megalotti, sostituiti con una serie di interventi che riguardavano la formula del project review, ovvero la sistemazione in sede delle tratte stradali esistenti. Nel tratto tra Sibari e Crotone, ha dichiarato lo stesso Canalella, sono stati previsti cinque tipi di intervento, ciascuno con un finanziamento assegnato, e quando si asserisce che non ci sono soldi, questo non corrisponde al vero perché ognuno di questi interventi è stato dotato di un apposito finanziamento».
«Nel caso della Sibari-Rossano, - spiega - il finanziamento disponibile è di 151 milioni di euro, su un importo complessivo di 484 milioni. I nuovi interventi previsti sulla statale 106 saranno inclusi nel nuovo contratto di programma che è in fase di redazione, tanto che il Ministero delle Infrastrutture ha invitato la Regione Calabria a proporre azioni da inserire nel documento. La Regione, come ricordato dal dirigente Anas, attraverso il Presidente Occhiuto, ha inviato delle proposte che passeranno al vaglio del Ministero, tra cui il tratto Sibari-Rossano, per il quale è stato chiesto anche di integrare il finanziamento mancante rispetto ai 151 milioni già disponibili. Il commissario Simonini, essendo l’ammodernamento della statale 106 un’opera commissariata, si è unito in tal senso alla Regione. L’aver dunque commissariato la tratta rappresenta la volontà di garantire il completamento dell’opera. Ai fondi disponibili, i 151 milioni già stanziati nel vecchio contratto di programma, dovranno essere aggiunte altre risorse, 333 milioni. Lo strumento finanziario delle opere di interesse di Anas, pertanto, è il contratto di programma. In sede di rinnovo, il Ministero provvederà a stanziare le risorse necessarie e il finanziamento dell’opera giungerà quando il progetto sarà inviato in approvazione al Cipess».
«Inoltre, è opportuno sottolineare – ricorda il consigliere Straface – che con il decreto “Semplificazioni” è stato direttamente il Governo, e quindi non l’Anas, ad avere individuato la Sibari-Corigliano Rossano-Crotone come opera prioritaria, indicando un commissario, con ampi poteri di deroga, per la sua realizzazione e pianificando le risorse all’interno del contratto di programma 2016/2020 e con la convocazione di una Conferenza dei Servizi preliminare al progetto definitivo. Non trova riscontro alcuno, quindi, la tesi del sindaco secondo la quale l’ingegnere Simonini, decadendo dal ruolo di AD di Anas, decada automaticamente anche dal ruolo di Commissario per l’ammodernamento della SS106, con tanto di nomina ad hoc da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, poiché le dinamiche dei vertici non sono affatto automatiche».
«A dispetto di tale fantasiose ricostruzioni, si rinnova, piuttosto, la più totale adesione a quello che è il tracciato illustrato dall’Anas anche in una recente conferenza stampa rispetto all’originario progetto del Megalotto 8, perché più spostato verso la costa, in grado di consentire l’eliminazione delle 23 gallerie (per complessivi 11 km) presenti sul precedente tracciato, oltre ad una sensibile riduzione dei viadotti, limitati allo scavalcamento delle fiumare ed al superamento delle zone a rischio idraulico, senza operare alcuna violenza rispetto alla conformazione degli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo. Ciò comporta, a parità di estensione di tracciato, una ben più elevata sostenibilità tecnico-economica dell’intervento, rendendo risolutamente più efficace l’investimento complessivo sulla base dell’analisi costi-benefici dell’opera» conclude.