Co-Ro, cambiano gli umori del Consiglio comunale: tra distensioni e tensioni
Le ultime elezioni Provinciali e l’accordo trasversale tra sindaco e parte dell’opposizione sembrano aver ridisegnato le prospettive dell’emiciclo civico. È la strategia di Stasi
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CORIGLIANO-ROSSANO – Una cosa appare ormai certa: Flavio Stasi, il sindaco di Corigliano-Rossano, ambisce a diventare presidente della Provincia di Cosenza. E per fare questo ha iniziato a tessere le fitte trame delle strategie. Le elezioni, le cosiddette indirette, si terranno entro la prossima primavera. E a quella occasione Stasi dovrà arrivare preparato. Certo, per lui, nell’unica soluzione ad incastri possibile, la via per raggiungere il traguardo ambito è quella del centrosinistra.
Il primo tassello, importante e forse anche determinante, di questo grande mosaico di tattiche, il sindaco di Co-Ro lo ha piazzato con le elezioni del nuovo Consiglio provinciale di sabato 18 dicembre scorso. Innanzitutto collocando uno dei suoi (il consigliere comunale Salvatore Tavernise) nell’emiciclo dei 16 e contribuendo in modo determinante, attraverso la persuasione della sua Maggioranza, a far eleggere anche un altro componente del Consiglio comunale, in forza all’opposizione: Aldo Zagarese. Una mossa non da nulla. Forse la più importante. Perché proprio Zagarese potrebbe diventare la chiave di volta, il chiavistello sia per la scalata di Stasi alla presidenza ma anche per consentire al primo cittadino e alla sua giunta di dormire sonni tranquilli e portare a compimento una consiliatura che nelle settimane scorse ha subìto la perdita di ben 3 consiglieri di maggioranza, passati sul fronte opposto della barricata.
Come è possibile tutto questo? È un gioco di strategia – dicevamo - quello di Stasi, e anche di grande azzardo. Del resto chi non risica non rosica.
Aldo Zagarese non è un “semplice” consigliere comunale e ora anche consigliere provinciale. Oggi rappresenta una delle voci più autorevoli del Partito Democratico in provincia di Cosenza, essendo subcommissario della federazione provinciale insieme a Maria Locanto. È nella cerchia stretta di Francesco Boccia che è commissario della federazione bruzia nonché responsabile delle autonomie territoriali ed enti locali della segreteria nazionale del Partito democratico.
Quindi Zagarese, nell’economia di Stasi sarebbe la scaletta (anzi, la scala con tanto di tappeto rosso) per arrivare ai piani alti di via Sant’Andrea delle Fratte e giocarsi la candidatura unica del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Cosenza.
Prima, però, c’è da mettere al sicuro l’esperienza amministrativa. E per fare questo Flavio Stasi ha dato i suoi primi, importanti segnali.
È certo – per loro stessa ammissione – che tra i grandi elettori di Aldo Zagarese, nella sua corsa al consiglio provinciale, ci sono stati Rosellina Madeo e Gino Promenzio (entrambi da sempre vicini all’area democrat).
Hanno riposto stima e fiducia nel loro compagno di viaggio. Ma dei restanti 4 voti in Fascia E ce ne sono almeno 3 che sono “traghettati” dalla maggioranza. Un “dono” vicendevole che ha consentito a Zagarese di entrare nel palazzo del governo bruzio e a Stasi di avere pieno sostegno nei lavori amministrativi in caso di défaillance della maggioranza. Ma non sarà l’intero gruppo dei 3 (Zagarese, Madeo e Promenzio) a sostenere questa linea. Zagarese e Madeo, sembrano aver cambiato subito atteggiamento o quantomeno umore nei confronti dell’Esecutivo Stasi (basta rivedere i lavori dell’ultimo Consiglio comunale), assumendo una posizione di “responsabilità” e meno rigida. Sia chiaro, non significa un passaggio tout-court sull’altra sponda dell’Assise civica; ma di certo dall’area democrat dell’opposizione non si alzeranno nemmeno le barricate.
Chi, invece, non vuole assolutamente sentir parlare, nemmeno lontanamente, di “appoggio esterno” all’attuale maggioranza è Gino Promenzio. «Stasi – ha detto - è il peggiore dei sindaci che le due ormai estinte città di Corigliano e Rossano abbiano mai avuto». Non si è fermato qui e ha rincarato la dose: «Non credo che Stasi sia la soluzione giusta per la presidenza della Provincia. Se non sta riuscendo nell’intento di amministrare la sua città, può avere la pretesa di governare una provincia?»
Dunque, a conti fatti, Corigliano-Rossano continua a reggersi su di una maggioranza sul filo del rasoio (con 12 consiglieri comunali più il sindaco) ma che dorme sonni tranquilli. Perché al bisogno ci sarebbero almeno due consiglieri di Opposizione (Aldo Zagarese e Rosellina Madeo) a dare voce alla responsabilità e a non consentire una chiusura anticipata dell’esperienza amministrativa. E infine ci sarebbe la schiera di 10 oppositori “duri a morire” della gestione Stasi che parte dal centro (Udc, Corigliano-Rossano Domani e Azione su tutti) e finisce a quel ramo del PD resistente e resiliente di Gino Promenzio.