2 ore fa:Amministrative 2024, a Bocchigliero arriva "La Svolta" con Domenico Aggazio
3 ore fa:Incendio alla storica pasticceria di Marina di Sibari, il Pd di Cassano: «Increduli e disorientati»
1 ora fa:Alla Sala Mahler di Trebisacce il recital del pianista Giuseppe Adornetti 
4 ore fa:Tutto pronto per la 188esima edizione dei Fuochi di San Marco. Ecco il programma
3 ore fa:Sibari e il vino, una lunga storia d'amore: al Vinitaly anche i reperti (in copia) del MAS
4 ore fa:Guardiani del tempo, i ragazzi del Galilei di Trebisacce presentano il loro progetto all'Unical
1 ora fa:A Castrovillari torna l'evento di letteratura per bambini "Pollicino Book Fest"
21 minuti fa:Falbo invita Chiaravalle per un sopralluogo sulle arterie stradali nel cassanese
51 minuti fa:Unical, nuova tappa del percorso di studio “Ripensare l’Antimafia”
2 ore fa:Igiene urbana, a breve la rivoluzione a Corigliano-Rossano

Sanità ionica nel caos e quella promessa nel vuoto di riaprire gli ospedali chiusi

1 minuti di lettura

CORIGLIANO ROSSANO - «La sanità della fascia jonica deve partire dalla riapertura degli ospedali “Chidichimo” di Trebisacce e “Cosentino” di Cariati. Il presidente Occhiuto ha avuto il pregio di restituire alla politica calabrese la gestione della sanità. Ora ha l'onere di cambiare le cose».           

È questa la posizione del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, ai margini della visita al punto di primo intervento di Trebisacce, tenuta ieri. Un sopralluogo che segue in ordine di tempo, la partecipazione al sit-in, organizzato da associazioni e cittadini per la riapertura dell'ospedale di Cariati.

«La sanità in Calabria – dice Tavernise - è stata gestita in modo maldestro e da incapaci patentati. Abbiamo strutture e macchinari che oggi vanno messi a regime e fatti funzionare, per restituire salute e dignità ad un territorio abbandonato, rivendicante assistenza sanitaria, degna delle persone umane. La ricetta è unica: assumere l'occorrente personale sanitario, in grado, tra le altre cose, di rispondere alle rinnovate esigenze dettate dal post Covid. È inaccettabile che il piano straordinario per l'assunzione di personale medico, sanitario e socio-sanitario sia fermo causa il redigendo Programma operativo 2022 -2023».

«Se fino a pochi mesi fa – prosegue il capogruppo M5S a Palazzo Campanella - sembravano un'enormità ventidue minuti, quale tempo medio da una chiamata di soccorso all'arrivo dell'ambulanza, oggi i fatti di cronaca ci restituiscono, in alcune parti della Calabria, tempi triplicati per un'ambulanza che arriva senza medico. Una circostanza, questa, gravissima e anticipata nel 2015, nella prima delle tre sentenze, che disponevano la riapertura dell'ospedale di Trebisacce, nel quale il Consiglio di Stato ha denunciato “il deficit strutturale delle reti di trasporto, nel territorio, l'orografia e i tempi necessari per arrivare agli ospedali vicini rendono impossibile un efficace trattamento di un'emergenza sanitaria partendo da Trebisacce o dai comuni del suo distretto”. Una situazione intollerabile, che Trebisacce condivide con Cariati, resa più critica dall'assenza del personale medico sui mezzi di soccorso, contribuendo a rendere la nostra regione insufficiente su tutti i livelli essenziali di assistenza. Sentenze, poi, quelle citate, in attesa, ancora, di una piena esecuzione».           

«Gli ospedali di Trebisacce e Cariati – conclude Tavernise - unitamente a quelli di Corigliano-Rossano, hanno rappresentato in passato il fiore all'occhiello della sanità ionica. È tempo di restituire ai cittadini calabresi salute e dignità. È tempo di riparare torti ingiusti. Che sia nel redigendo programma operativo 2022-2023, o nell'assimilabile nuovo piano di rientro, più rispettoso dell'autonomia regionale, come specificato recentemente dalla Corte Costituzionale. Con l'auspicio che il nuovo Governatore si circonda di esperti».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.