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Corigliano-Rossano, l’ultima “moda” politica: i Consigli comunali on the road

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Il ruolo del consigliere comunale è un ruolo serio. È un pubblico ufficiale, una persona cioè che esercita una funzione amministrativa; è un rappresentante civico, un individuo delegato da tanti altri individui a perorare le istanze della collettività. Ma ancora più importante è che un consigliere comunale dovrebbe essere l’esempio di come si applica l’educazione civica: dentro e fuori le istituzioni.

Purtroppo, però, nel tentare di seguire i lavori dei Consigli comunali che si stanno celebrando (e anche questo è un termino aulico e troppo generoso per il contesto) a Corigliano-Rossano, più di qualche dubbio su come viene onorato questo ruolo sorge. Sì, perché, non sono bastati i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che durante le sedute a cui partecipavano da casa (per via delle norme anti-covid) sono stati beccati dai galeotti microfoni dello streaming ad imprecare e farfugliare tutto il loro tedio. Pensavamo addirittura che il culmine lo avessimo toccato quando, sempre complici le “invadenti” webcam, guardavamo allibiti rappresentanti civici bersi una birra nel bel mezzo della seduta assembleare. No. Siamo andati oltre.

Ormai un Consigliere comunale ha la facoltà – dettata da quale norma o regolamento, però, ancora non è dato sapere – di partecipare ai Consigli comunali di Corigliano-Rossano seduto comodamente in macchina, mentre fa quello che meglio gli pare. Basta rivedersi l’ultima “seduta” dell’Assise comunale odierna per vedere quanti consiglieri “on the road” c’erano, sia su una che sull’altra sponda dell’emiciclo. Addirittura qualcuno aveva poggiato il telefonino sul lato passeggero mentre era intento a guidare sotto la pioggia. Possiamo capire che ci sono persone che hanno il dono di fare più cose nello stesso momento (solitamente le donne e costui non era donna!), e sicuramente i consiglieri comunali hanno questa particolare dote, però vorremmo capire come si fanno a liquidare punti di bilancio, pieni di dati e numeri, rimanendo concentrati alla guida. Questo è davvero un mistero!

No, così non va bene. Si svilisce il ruolo istituzionale a cui si è stati chiamati ad assolvere. Questo, oltretutto, non è rispetto per i cittadini ai quali si chiede – e gli appelli, guarda caso, partono sempre da loro – di essere rispettosi delle regole e di avere un alto senso civico. Lo stesso che si ha a partecipare e presenziare a un Consiglio comunale guidando la propria auto per le vie della città, magari con un bel sottofondo radiofonico.

Comprensibile le misure anticovid che sono subentrate a sconvolgere l’andamento della partecipazione democratica e che, per ovvie ragioni, hanno tenuto i consiglieri comunali lontani dai loro scranni per quasi un anno. Passi anche la convocazione in seduta mista così come previsto dalle ultime normative in tema di sicurezza e contagio. Che, però, si rispetti il ruolo. Che si rispetti la solennità del momento: nella sostanza e anche nella forma.

Quello del Consigliere comunale, nella liturgia delle istituzioni, è un ruolo sacro. Ed è giusto che il Presidente della pubblica Assise di questo ne faccia ammenda e chieda a tutti gli eletti di onorare fino in fondo quel ruolo, anche negli atteggiamenti e nella compostezza.    

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.