Viteritti (IdM): «A Corigliano-Rossano manca una guida autorevole e dalle idee chiare»
L’esponente de l’Italia del Meridione: «In queste condizioni non possiamo sperare nella grande Città unica che solo sulla carta rimane un territorio dal potenziale enorme»
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CORIGLIANO-ROSSANO - «Quello della fusione dei Comuni, si sa, è da sempre un tema che divide l’opinione pubblica. Basti pensare al fermento che in questi mesi sta caratterizzando l’azione civica di tanti comitati sorti nella nostra città, nonostante gli stessi cittadini si siano già espressi favorevolmente, appena qualche anno addietro, sulla nascita del nuovo Comune unico. Una grande manifestazione popolare che diede vita ad uno dei più popolosi centri della Calabria, un’occasione incredibile per la rinascita di uno snodo così importante per lo Jonio cosentino».
È quanto afferma in una nota stampa Stefano Viteritti dell’Italia del Meridione Corigliano-Rossano che così continua: «D’altronde, sulle opportunità di sviluppo derivanti da questa nuova forma di governo, si sono già espressi diversi autorevoli istituti di ricerca, per certificarne i benefici economici. Ciò che infatti è emerso negli anni, per gli enti sorti da fusione, è che vi è stata una maggiore capacità di spesa destinata ai servizi per la collettività. Un percorso, dunque, quello delle fusioni, che rappresenta un primo importante step per la creazione di economie di scala ed efficientamento dei servizi, in virtù dei maggiori contributi finalizzati, che sopperiscano alla rigidità di bilancio nella quale sono costretti gli enti di minore dimensione demografica. È grazie a queste nuove risorse, infatti, che è stato coperto parte del debito dei due vecchi Municipi di Corigliano e Rossano e sono state apportate migliorie alla viabilità, in termini di manutenzione stradale».
«Il nativo Comune di Corigliano-Rossano – spiega - riceve 2 milioni di euro ogni anno dallo Stato, in base al numero di abitanti. Ciò in quanto è prevista dalla legge l’erogazione di un contributo straordinario statale per 10 anni a decorrere dalla fusione, l’erogazione di un contributo straordinario regionale e la priorità nell'assegnazione degli spazi finanziari regionali ai Comuni istituiti per fusione a decorrere dal 2011. Quello che semmai si avverte nel nostro territorio, in tutta franchezza, è l’assenza di una guida autorevole e con le idee chiare, che sappia gestire l’allocazione di queste risorse e pianificare una strategia lungimirante che ponga al centro del dibattito e dell’azione amministrativa una nuova visione di città, sostenibile e al passo con i tempi. Bisogna constatare, senza nascondere l’evidenza, che in queste condizioni non possiamo sperare nella grande città unica».
«Non possiamo auspicare – continua - a un futuro fatto di occupazione, qualità dei servizi, opportunità concrete per chiunque e vivibilità di quella che solo sulla carta, rimane un territorio da potenziale enorme. Una giunta incapace di adempiere alle funzioni per cui è stata scelta, non tanto per chissà che motivo tecnico, ma perché semplicemente non sono del “mestiere”. Un Sindaco megalomane, con la sindrome del consenso avverso, che ha preferito rimpastare la sua squadra di governo sgangherata piuttosto che fare gli scatoloni e lasciare un posto per cui non è adatto e pronto».
«Le manovre di boicottaggio, infantile, cattivo e privo di alcun fondamento, devono cadere nel dimenticatoio, così come questa pagina amministrativa dovrà per forza di cose essere dimenticata per il bene collettivo. Quello di cui Corigliano-Rossano ha bisogno è la normalità delle cose, ovvero vedere le cose per come sono e non per come si vorrebbero vedere».