All’Asp di Cosenza «sono sparite fatture per 12 milioni di euro»
È quanto denuncia Guccione (Pd): «Ad oggi né la Regione, né il commissario ad acta hanno fatto qualcosa, ci auguriamo che Occhiuto sia in grado di spezzare questo sistema che ha dilapidato milioni di risorse»

COSENZA – «Attraverso interrogazioni e denunce, che hanno trovato poi ulteriori conferme anche da quanto sostenuto dalla Corte dei Conti, ho lanciato l'allarme sul "disordine organizzato" creatosi all'Asp di Cosenza. Centinaia di milioni di euro finalizzati a garantire i Livelli essenziali di assistenza e le cure dei cittadini, sono stati utilizzati per pagare interessi di mora, spese legali e pagamenti doppi, o addirittura tripli, di una stessa fattura. Sono sparite fatture per 12 milioni di euro, oltre 450 sono le vertenze giudiziarie in corso, è in essere un contenzioso che ormai arriva a un miliardo di euro».
È quanto denuncia Carlo Guccione membro della Direzione nazionale del Partito Democratico che così continua: «A danno dei cittadini hanno continuato a far salire i debiti contando su una totale mancanza di controlli e l'assenza di un sistema informatico che avrebbe dovuto garantire trasparenza ed efficienza. Nel frattempo, sono emerse cessioni di credito e ingiunzioni di pagamento a società di factoring con sede a Milano. E non esiste nemmeno una fattura ad attestare questi presunti debiti».
«La Corte dei Conti - spiega - attestò che l'Asp "non è in grado di identificare con certezza la matrice sulla cui base i pagamenti vengono liquidati, questa situazione espone la stessa al rischio di remunerare più di una volta lo stesso importo per il medesimo debito". La situazione, purtroppo, non è mutata. Non è stata ancora fatta luce su questo sistema consolidato, nonostante le numerose denunce e gli esposti presentati in Procura. Nel 2016 l'ex Commissario per l'attuazione del Piano di Rientro, Massimo Scura, presentò un esposto alla Procura sulle vicende del contenzioso dell'Asp di Cosenza su fatti circostanziati».
«Ad oggi né la Regione, né il commissario ad acta hanno fatto qualcosa, ci auguriamo che il nuovo presidente, Roberto Occhiuto, sia in grado di spezzare questo sistema che ha dilapidato milioni di risorse che dovevano essere destinate alle cure dei cittadini» conclude.