4 ore fa:Domani la Pallavolo Rossano gioca in casa contro la Craticam Volley Academy
1 ora fa:Addio a Cataldo Perri, la Calabria perde l'ultimo romantico della Tarantella
8 ore fa:San Demetrio, Madeo insignito del titolo di “Grande Ufficiale” dell’Ordine di Skanderbeg
5 ore fa:Turismo, più di 100 attori del territorio a Campotenese per un esercizio di co-progettazione
6 ore fa:Violenze a Schiavonea, Straface: «La Regione è a lavoro per affrontare fragilità e rafforzare l'integrazione»
5 ore fa:Tavernise rompe un altro argine: nella maggioranza Stasi si apre una nuova crepa
6 ore fa:Crosia, lettera anonima contro la sindaca Aiello. La prima cittadina: «Inventati fatti personali per ferire»
4 ore fa:Provinciale Lauropoli-Sibari: incontro operativo tra Comune e Sirjo
7 ore fa:Lungro fa il tifo per Antonio Senise: il giovane concittadino debutta a MasterChef
7 ore fa:Transizione digitale, Co-Ro aderisce all'Ansc: digitalizzati gli atti dello Stato civile

REGIONALI 2021 - Katia Ianni: «Solidarietà ai lavoratori Almaviva di Rende»

1 minuti di lettura

RENDE - «Esprimo solidarietà ai sessantasei lavoratori del call center di Almaviva di Rende che rischiano di perdere il lavoro dopo l'arrivo di Covisian, la società che ha vinto l'appalto per gestire i call center Ita di Rende e Palermo».

Continua Katia Ianni, candidata al consiglio regionale della Calabria con la lista “Coraggio Italia” (Circoscrizione Nord) con Roberto Occhiuto presidente: «Non è assolutamente accettabile il significato taglio del costo del lavoro che si paventa con Covisian. Il lavoro - sottolinea la Ianni - è un diritto che invece si è trasformato nella più grande forma di povertà della nostra terra. Non è accettabile nel 2021 emigrare in cerca di lavoro, non è accettabile non riuscire a garantire opportunità, sviluppo e prospettive di lavoro».

«È necessario che il governo centrale si adoperi per creare dialogo con l’azienda. Ora più che mai in piena crisi post pandemica, dobbiamo alzare lo sguardo perché il bilancio è molto severo se pensiamo al fatto che abbiamo in meno 900 mila persone occupate tra febbraio 2020 e aprile 2021 in Italia, secondo i dati Istat, con una incidenza di povertà in crescita; per non parlare poi del salario ai minimi storici soprattutto nelle regioni del Meridione e in Calabria in particolare.  Una piaga a cui bisogna dare urgentemente soluzione. Vogliamo guardare al futuro con maggiore speranza e in questo momento siamo vicino ai 66 lavoratori del call center Almaviva di Rende (Cosenza) e alle loro famiglie che rischiano di restare senza occupazione allo scadere del contratto a metà ottobre».

 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia