2 ore fa:Emozioni in Musica: la "F. Cilea" saluta l'anno musicale premiando i suoi giovani talenti
5 ore fa:Pd Co-Ro: domani il congresso per l'elezione del segretario e dell’assemblea provinciale
1 ora fa:Italia Viva Cassano scrive all'Afp dei Medici per la carenza di personale sanitario a Lauropoli
5 ore fa:Online la nuova piattaforma "Visit Sibaritide" che unisce turismo, cultura e comunità
4 ore fa:Inclusione digitale, Pietrapaola è Comune Polis
51 minuti fa:La Vignetta dell'Eco
1 ora fa:Personale centellinato e climatizzazione assente: l'odissea dei dializzati di Lungro
21 minuti fa:«Cambiare tutto perché nulla cambi»: il dilemma di una fusione apparente
6 ore fa:Nasce la delegazione Calabro-Lucana degli olivicoltori indipendenti
3 ore fa:Le Notti dello Statere: dal 5 luglio la ventunesima edizione ai Laghi di Sibari

REGIONALI 2021 - Katia Ianni: «Solidarietà ai lavoratori Almaviva di Rende»

1 minuti di lettura

RENDE - «Esprimo solidarietà ai sessantasei lavoratori del call center di Almaviva di Rende che rischiano di perdere il lavoro dopo l'arrivo di Covisian, la società che ha vinto l'appalto per gestire i call center Ita di Rende e Palermo».

Continua Katia Ianni, candidata al consiglio regionale della Calabria con la lista “Coraggio Italia” (Circoscrizione Nord) con Roberto Occhiuto presidente: «Non è assolutamente accettabile il significato taglio del costo del lavoro che si paventa con Covisian. Il lavoro - sottolinea la Ianni - è un diritto che invece si è trasformato nella più grande forma di povertà della nostra terra. Non è accettabile nel 2021 emigrare in cerca di lavoro, non è accettabile non riuscire a garantire opportunità, sviluppo e prospettive di lavoro».

«È necessario che il governo centrale si adoperi per creare dialogo con l’azienda. Ora più che mai in piena crisi post pandemica, dobbiamo alzare lo sguardo perché il bilancio è molto severo se pensiamo al fatto che abbiamo in meno 900 mila persone occupate tra febbraio 2020 e aprile 2021 in Italia, secondo i dati Istat, con una incidenza di povertà in crescita; per non parlare poi del salario ai minimi storici soprattutto nelle regioni del Meridione e in Calabria in particolare.  Una piaga a cui bisogna dare urgentemente soluzione. Vogliamo guardare al futuro con maggiore speranza e in questo momento siamo vicino ai 66 lavoratori del call center Almaviva di Rende (Cosenza) e alle loro famiglie che rischiano di restare senza occupazione allo scadere del contratto a metà ottobre».

 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia