REGIONALI 2021 – Dorato (Pd): «Lavoro vera emorragia da arginare con politiche di tutela»
La candidata del Partito Democratico: «Salvaguardare l'occupazione dei lavoratori di Almaviva è un segnale di dignità che la politica tutta deve intestarsi senza distinzioni di colore»
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COSENZA - «I sessantasei lavoratori di Almaviva di Rende che rischiano di perdere il lavoro nel passaggio alla nuova società di trasporto aereo Ita e i quarantuno precari dell'Asp di Cosenza che, se non si vedranno rinnovare la loro posizione occupazionale che richiede da anni una stabilizzazione, rischiano di finire nel baratro della disoccupazione a cinquant'anni, quindi senza nessuna chance di ritornare a prendere un salario, sono lo spaccato di quanto sia urgente creare le condizioni per la tutela occupazionale in Calabria».
È quanto scrive Francesca Dorato, candidata del Partito Democratico al consiglio regionale della Calabria nella circoscrizione Nord.
«Il lavoro - afferma - è una vera emergenza che spesso diventa, come in queste ultime ore, una emorragia da dover frenare con politiche di tutela responsabili e continuate nel tempo. A chi ha un lavoro vogliamo offrire la possibilità di non dover sempre vivere con l'ansia di poterlo perdere, e a tutti coloro che invece una occupazione la sognano e magari si impegnano per costruirla con autodeterminazione e idee, dobbiamo garantire un interlocutore credibile, affidabile e realmente impegnato a realizzare le condizioni per poter rimanere in questa terra. La vogliamo rendere adeguata alle speranze di vita dei calabresi; questo è il punto fondamentale delle prossime azioni amministrative per la Calabria, che va da subito inserito nell'agenda delle politiche attive».
«Esprimo solidarietà a questi lavoratori in difficoltà che per anni, nei loro differenti spazi di lavoro, hanno acquisito competenza e offerto servizi agli utenti e ora rischiano di rimanere con un pugno di mosche in mano, in una stagione così complicata, aggravata dalla pandemia economica, che ha investito i nostri territori. Salvaguardare l'occupazione di questi oltre cento lavoratori è un segnale di dignità che la politica tutta deve intestarsi senza distinzioni di colore, ora più che mai» conclude.