Garantire in sicurezza gli incontri in ospedale tra degenti e familiari: è legge
Di Natale: «È un bel risultato portato a casa che dedico ai calabresi onesti, ai familiari dei pazienti che hanno contratto il virus, e a coloro i quali non hanno potuto dare un'ultima carezza a chi oggi non c'è più»
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COSENZA - «Apprendo con grande gioia che il Consiglio dei Ministri, tramite comunicato stampa N.32, ha dato il via libera alla legge N.20/21, comunemente chiamata 'Legge 100', che dispone le condizioni utili a garantire in sicurezza gli incontri in ambito ospedaliero tra degenti e familiari. Si tratta di un risultato storico per tutta la Calabria».
Esprime sincera soddisfazione il Segretario-Questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale, nel corso di una nota stampa che così prosegue: «Il Consiglio Dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge, da me redatta e presentata al consiglio regionale della Calabria, non avendo riscontrato profili di illegittimità costituzionale».
«Tale approvazione -sottolinea- certifica la meticolosità del nostro operato. È un bollo di autenticità al duro lavoro portato avanti nei mesi scorsi».
Il Vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, afferma inoltre: «È legge. Chiedo che venga rispettata dalle strutture ospedaliere pubbliche e private. È un bel risultato portato a casa che dedico ai calabresi onesti, ai familiari dei pazienti che hanno contratto il virus, e a coloro i quali non hanno potuto dare un'ultima carezza a chi oggi non c'è più».
«Questa -continua- rappresenta uno strumento di dignità e di umanità che deve essere un vanto per tutti noi, a prescindere dai colori politici, poiché sulla sanità pubblica non esistono steccati differenti».
Di Natale conclude con una considerazione: «Anche in Calabria esiste una buona politica capace di produrre delle leggi. Dovrebbe essere il nostro lavoro quotidiano. Sono felice. Pur non ricoprendo incarichi di Governo sono riuscito ad aiutare concretamente la mia terra, tenendo fede al mandato elettorale. Queste sono le cose che contano. Finché mi sarà concesso continuerò a lottare per tutelare i diritti dei cittadini».