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Fondi PinQua per Corigliano-Rossano: successo o vittoria di Pirro? I dubbi di Candiano

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CORIGLIANO-ROSSANO - "Two is megl' che one" così esclamava, qualche anno fa, una simpatica "docente di inglese" nella celebre pubblciità di un gelato. Ovvio e scontato. È questo sembra essere il senso della riflessione che il legale Nicola Candiano, ex vice sindaco di Rossano, pone nell'agone politico cittadino a seguito dell'approvazione del progetto PinQua (Programma Nazionale per la Qualità dell’Abitare), un grande progetto che porterà investimenti cpomplessivi per 45 milioni di euro, destinati a tre progettualità riferite ai due centri storici e a Schiavonea. Evidenzia come questi soldi siano pochi rispetto ai finanziamenti chiesti e ottenuti da altre realtà calabresi, con vicissitudini amministrative e prosepttive ben diverse da quelle di Corigliano-Rossano.

«Si tratta di un finanziamento - scrive oggi Candiano - reso possibile dall’incremento dell’originaria dotazione ministeriale con i fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per oltre l’80%. Una soluzione insperata per la stragrande maggioranza dei comuni partecipanti, tra cui Corigliano-Rossano, per come ricavabile inequivocabilmente dalla stessa comunicazione istituzionale postata sul sito del Ministero. Il tutto con giusta soddisfazione, consequenziali meritate congratulazioni ed un qualche legittimo auto-compiacimento».

E fin qui l'iter non fa una piega. C'è, però, un ma... «Perché - precisa Candiano - anche dietro le cose positive si può celare un ma». E qual è questo "ma"? «A ben vedere le linee di intervento e finanziamento previste dal bando erano due: 1) la prima definibile ordinaria cui ha attinto Corigliano-Rossano; 2) una seconda riservata a così definite proposte pilota, ad alto rendimento con importo finanziabile fino a 100 milioni. Ebbene - precisa - pare legittimo chiedersi se la Città nata dalla più grande fusione d’Italia, la 29ma per estensione territoriale, fortemente policentrica, con un litorale più lungo dell’intera Versilia e – come spesso si ripete – la terza della Calabria per abitanti, avesse tutti i numeri e le ragioni per tentare la strada della progettazione pilota orientata all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda, individuando con lungimiranza e visione strategica gli interventi più funzionali a proiettare nel futuro questa grande e problematica realtà».

«L’impresa evidentemente - evidenzia ancora - non solo era possibile, ma forse nemmeno tanto difficile. Infatti, se andiamo a scorrere l’elenco dei comuni beneficiari dei 100 milioni di euro, troviamo al quinto posto Lametia Terme, che – per di più – ha raggiunto l’obiettivo sotto la guida di una commissione prefettizia, cioè senza un governo politico, come a Corigliano-Rossano. E, approfondendo la genesi e lo svolgimento del procedimento, si scopre che i funzionari governativi preposti provvisoriamente all’amministrazione di quella Città si sono mostrati pragmatici ed efficienti, lasciandosi guidare dal mero buon senso. Così è inevitabile che per Corigliano-Rossano alla soddisfazione per l’opportunità colta si affianchi il rammarico per l’occasione mancata. Perché – come avrebbe detto il mitico Max Catalano di Quelli della notte – 100 milioni di euro sono sicuramente meglio di 45!».

Ci si chiede, allora, è stato un successo o una vittoria di Pirro?

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.