«La Sorical va sostenuta nel nuovo corso che ha avviato Calabretta»
La posizione del consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro, che plaude alla nuova gestione delle acque in Calabria anche se la società rimane «ancora ingessata»
COSENZA - «Ben venga ogni sollecitazione affinché il tema della gestione dell'acqua rimanga tra i primi punti dell'agenda politica regionale, ma non per tentare di vanificare o disperdere il grande lavoro svolto,in dieci mesi, dal commissario della Sorical, Cataldo Calabretta. Ora che la Sorical sta attuando una nuova strategia di gestione va sostenuta ed incoraggiata, piuttosto che criticata, soprattutto da parte di chi è corresponsabile del funzionamento del sistema idrico».
È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro, plaudendo al lavoro svolo da Cataldo Calabretta alla guida della società Sorical spa, che gestisce le risorse idriche calabresi, e alzando - allo stesso tempo - una cortina difensiva attorno all'operato svolto dall'avvocato crotonese nel ruolo di commissario di questo delicato e complesso ente regionale.
«La Sorical - dice Molinaro - presa in carico dal commissario Calabretta si trovava in liquidazione da 9 anni, con un rapporto ingessato e conflittuale tra il socio pubblico, la Regione Calabria, ed il socio privato di minoranza, la Veolia Spa. Sorical, fino a settembre 2020 - spiega il consigliere leghista - era stata tenuta in un limbo che la rendeva inutile e lasciava la Calabria priva di un soggetto industriale capace di organizzare il servizio idrico integrato, in conformità al quadro normativo nazionale. In dieci mesi di gestione, Calabretta ha messo le basi per la "nuova Sorical" e per strutturare il sistema idrico calabrese in modo da sfruttare le potenzialità esistenti, in termini di risorse idriche locali e di risorse finanziarie provenienti dall'UE. Ed avendo chiaro come affrontare alla radice le criticità esistenti, prima tra tutte, la morosità dei comuni calabresi nei confronti di Sorical».
«Il percorso che è stato costruito, di concerto con la Giunta regionale, in modo tenace e non scontato - precisa ancora - prevede l'acquisizione, a prezzo simbolico, da parte della Regione Calabria delle quote del soggetto privato. Successivamente,si procederà con la revoca dello stato di liquidazione e l'approvazione del nuovo piano industriale già predisposto dai tecnici incaricati. Passaggi amministrativi ed operativi complessi, e propedeutici alla realizzazione degli investimenti per la modernizzazione della rete idrica calabrese. Chi pretende di far credere che in dieci mesi si potesse fare di più, non sa di cosa parla o è in malafede».
Proprio per questo motivo, «se la protesta per la carenza idrica è comprensibile quando proviene dai cittadini, lo è molto menoquando proviene da chi dovrebbe conoscere la complessità della situazione». E la sferzata è a chi in questi giorni di precampagna elettorale sta rovesciando colpe su Sorical per i disagi atavici legati alla carenza idrica in Calabria.
«Dopo anni di trascuratezza - conclude Molinaro - finalmente c'è un rinnovato impegno da parte di Sorical, rivolto acittadini e turisti, affinché dai rubinetti calabresi esca tutta l'acqua che serve e la depurazione funzioni costantemente. Tutte le istituzioni dovrebbero sostenere il nuovo corso avviato da Cataldo Calabretta».