27 minuti fa:Cosa si dice nella Calabria del nord-est: una settimana di notizie
1 ora fa:Viaggio tra i Feudi della Sila Greca - Calopezzati, dai Mandatoriccio ai Sambiase
2 ore fa:Pasqualina Straface promette: «A Co-Ro il centro commerciale diffuso e all'aperto più grande della Calabria»
18 ore fa:Ma i programmi elettorali dove sono?
4 ore fa:«Parlare di debiti è autolesionismo puro. Un altro buco nell'acqua della coalizione di Germaneto»
3 ore fa:Cassano ha approvato il rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario
17 ore fa:Tomba di Spinetta a Pietrapaola: a 34 anni dalla scoperta resta ancora senza vincolo di tutela
2 ore fa:Il curioso legame tra amari calabresi e briganti
16 ore fa:Corigliano-Rossano: torna l’appuntamento con la “Corri e cammina per la pace”
16 ore fa:Fervono i preparativi per l'inaugurazione del Museo Alessandrino delle Maschere

«Garantito l'accesso all'aborto legale e sicuro in tutti i Paesi Ue, ma criticità in Calabria»

1 minuti di lettura

BRUXELLES - «La risoluzione sulla situazione della salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nell'Ue, approvata nei giorni scorsi al Parlamento europeo, afferma che questi diritti fondamentali delle donne non possono essere in alcun modo indeboliti o revocati e che anzi va garantito l'accesso all'aborto legale e sicuro in tutti i Paesi Ue, frenando l'abuso dell'obiezione di coscienza».

L'eurodeputata Laura Ferrara, in seguito all'approvazione della risoluzione che riconosce che i diritti sessuali e riproduttivi vanno considerati come inscindibili dal conseguimento di altri diritti fondamentali dell'individuo, interviene sulle criticità dei servizi di interruzione volontaria della gravidanza in alcune regioni italiane, in particolare Calabria e Umbria.

«Le violazioni della salute sessuale e riproduttiva delle donne rappresentano una forma di violenza e ostacolano il progresso verso la parità di genere – scrive la Ferrara -. Per tali motivi la vita e i diritti delle donne sono messi a repentaglio dalla prassi comune in alcuni Stati membri che consente al personale medico, e talvolta a interi istituti medici, di rifiutarsi di fornire servizi sanitari sulla base della cosiddetta obiezione di coscienza. Per quanto riguarda l'Italia e, nello specifico, alcune regioni quali la Calabria e l'Umbria, dall'analisi dei dati più recenti si evidenzia l'elevato numero di obiettori di coscienza operanti tra le categorie sanitarie impiegate nei servizi di interruzione volontaria della gravidanza. Ciò va ad incidere negativamente sull'accesso delle donne ad un aborto sicuro e legale, limitandone di fatto il diritto alle scelte riproduttive e alla salute».

«Alla luce di ciò – spiega - e per una migliore e completa applicazione della legge 194, che in Italia regola l'interruzione volontaria della gravidanza, ho interrogato la Commissione europea affinché avvii un monitoraggio sull'applicazione dei servizi di IVG in Italia e, nello specifico, delle criticità persistenti in Regioni quali Calabria e Umbria».

«Il Movimento 5 stelle – conclude l'eurodeputata – è orgoglioso di aver contribuito col proprio voto a far respingere tutti gli emendamenti presentati da PPE ed ECR che avrebbero portato l'Europa a una regressione medievale come sta avvenendo in Polonia e Ungheria. Questa risoluzione guarda invece al futuro nel pieno rispetto dei diritti delle donne, diritti che anche nel nostro Paese devono trovare piena tutela per questo mi auguro che la Commissione europea dia seguito alla Risoluzione chiedendone il rispetto agli Stati membri».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.