Allarmante carenza di guardie mediche, per Guccione è colpa della Regione
Il consigliere regionale del Partito Democrativo: «Il dipartimento salute non ha ancora conferito gli incarichi sanitari nonostante ci sia una delibera del commissario dell'Asp di Cosenza»

COSENZA - Le guardie mediche della provincia di Cosenza sono al collasso. I disagi maggiori continuano a registrarsi nelle aree interne, nella zona ionica principalmente dove il servizio viene erogato a singhiozzo. E tutto questo avverrebbe «per responsabilità della Regione Calabria non sono stati ancora conferiti gli incarichi a tempo indeterminato delle zone carenti di continuità assistenziale e di Guardia medica per l'Asp di Cosenza relativi agli anni 2019/2020. Eppure l'Asp di Cosenza aveva già individuato con delibera 244 del 30 marzo 2021 le zone carenti di continuità assistenziale per gli anni 2019/2020 dei 6 Distretti sanitari ricadenti nella sua competenza». Ne è convinto il consigliere regionale del Partito democratico Carlo Guccione che sulla questione torna a rintuzzare gli uffici regionali del dipartimento Salute.
«Le postazioni di continuità assistenziale e di guardia medica dell'Asp di Cosenza - precisa l'esponente democrat - sono in totale 123 e complessivamente sono 410 gli incarichi di titolarità di 24 ore settimanali a tempo indeterminato. Questa mancata attivazione delle procedure da parte della Regione Calabria ha lasciato in grave difficoltà oltre 100 Comuni della nostra provincia per la copertura del servizio di Guardia medica. Ciò produce un grave danno alla salute dei cittadini - in particolare chi abita nei Comuni delle aree interne della nostra provincia - che non avendo la postazione di Guardia medica presidiata sono costretti a interminabili viaggi della speranza per trovare il primo presidio utile per le cure di cui hanno bisogno».
E al danno si aggiungerebbe anche la beffa «della mancata pubblicazione da parte della Regione delle zone carenti di continuità assistenziale dell'Asp che non solo produce un danno alla salute dei cittadini ma impedisce anche l'assunzione di medici per coprire i 314 incarichi vacanti a 24 ore settimanali necessari a garantire l'erogazione dei servizi delle Guardie mediche che oggi non sono fruibili per mancanza di personale».
«Eppure - conclude Guccione - basterebbe un decreto del dipartimento Salute della Regione Calabria che prenda atto della delibera dell'Asp di Cosenza che individua gli incarichi "vacanti" di continuità assistenziale per gli anni 2019/2020. Dopo la pubblicazione di questo decreto sul Burc Calabria, l'Asp potrebbe avviare l'assunzione dei medici con contratto a tempo indeterminato a 24 ore settimanali dando così la possibilità di assegnare per ognuno degli oltre 100 Comuni di zone carenti di guardia medica, così come sono riportati nella delibera Asp, il personale necessario per l'apertura delle postazioni di Guardia medica».