Corigliano-Rossano, i dubbi dell'Opposizione sull'autorevolezza rappresentativa dell'Esecutivo
I consiglieri di minoranza aprono il "caso Caracciolo": «la sua presenza conferma quello che da tanto tempo si mormora in Città, cioè che sia sostanzialmente il vero Sindaco»

CORIGLIANO-ROSSANO - «Le ex Città di Corigliano e di Rossano si sono dimostrate sempre ottime padrone di casa nell'accogliere le più alte cariche istituzionali che sono venute a farci visita. Con il Sottosegretario Cancellieri ovviamente la Nuova Città non è stata di meno. Una grande accoglienza è toccata al Vice Ministro, in pompa magna all'interno della storica sala del Consiglio Comunale, con la graditissima presenza dei Presidenti delle Provincie di Cosenza e di Crotone e altre rappresentanze parlamentari. Al termine della presentazione del progetto della 106ter nessuna possibilità di interlocuzione, con il Sottosegretario Cancellieri, è stata data ai consiglieri Comunali della Città di Corigliano-Rossano ma la Giunta Comunale ha preferito continuare il confronto nell'apposita sala di rappresentanza adibita all'interno del Comune».
È quanto si legge in un comunicato stampa a firma dei consiglieri comunali di opposizione Luigi Promenzio (Civico e Popolare), Vincenzo Scarcello (Unione di Centro), Francesco Madeo (Corigliano-Rossano in Azione), Rosellina Madeo (Fiori di Arancio), Gennaro Scorza (Unione di Centro), Adele Olivo (Il Coraggio di Cambiare) e Raffaele Vulcano (Avanguardia Libera).
«Dolci, caffè e come sempre, quando c'è da trattare la realizzazione di una grande opera pubblica, da parte dell'Amministrazione Stasi, l'immancabile presenza dell'ex Sindaco della Città di Rossano Tonino Caracciolo - commentano. L'ex Sindaco della Città di Rossano gode di una storica e grande esperienza per quanto concerne gli incarichi pubblici, sia comunali che regionali, assegnati da tempo anche da questa amministrazione, mentre numerosissimi giovani professionisti, con l'unica colpa di non essere imparentati politicamente con l'amministrazione Stasi, sono costretti ad emigrare».
«Noi – incalzano - non abbiamo ben compreso a che titolo Tonino Caracciolo fosse presente all'interno del Comune, in un incontro "vietato" ai consiglieri comunali, il quale forse beatamente sgranocchiava, insieme a qualche nostra prelibatezza dolciaria, anche l'idea di supportare a Roma, sotto dovuto compenso, il Sottosegretario Cancellieri nella realizzazione dell'imponente opera stradale. Apprezziamo sinceramente la preparazione tecnica del Dottor Caracciolo ma riteniamo che gli unici ad essere veramente legittimati, in quanto democraticamente eletti, a discutere dell'opera siano i Consigli Comunali dei Comuni coinvolti, gli unici organi totalmente esautorati dalla discussione».
«La domanda – aggiungono - ci sorge spontanea: "I consiglieri di maggioranza non si sentono mortificati da questa eminenza grigia?" Neanche il Sindaco in piena solitudine può arrogarsi il diritto di decidere per questo territorio. Qualcuno potrebbe dire che "il Sindaco è stato democraticamente eletto", niente di più vero ma è stato eletto con il sostegno di un Consiglio Comunale al quale deve dare sostanzialmente e formalmente conto».
«Al contrario la presenza di Caracciolo conferma quello che da tanto tempo si mormora nella Città, cioè che sia sostanzialmente il vero Sindaco di Corigliano-Rossano. Il reale Sindaco, Caracciolo, ritratto a conversare con il sottosegretario mortifica le intenzioni di voto della maggioranza dei nostri cittadini che pensava convintamente di aver vuotato un nuovo progetto e soggetto politico» concludono.