Torna a nuova vita la stazione ferroviaria di Rossano: «finalmente una struttura moderna»
Entro fine mese saranno consegnati i lavori. Scutellà (M5s): «Grazie a quei lavoratori che si sono adoperati giorno e notte»
CORIGLIANO-ROSSANO – Presto il centro urbano di Rossano riavrà la sua stazione ferroviaria. Dopo tanti mesi di lavori, rallentati dalle circostanze dettate dall'emergenza Covid, lo scalo sarà nuovamente fruibile dagli utenti. E questo grazie all'impegno instancabile della ditta appaltante e dei suoi dipendenti, tutti reclutati da Corigliano-Rossano, che non hanno lesinato energie e si sono impegnati giorno e notte affinché tutto potesse essere concluso nei tempi e nei modi previsti dal progetto.
È quanto fa sapere Elisa Scutellà, ringraziando impresa, tecnici e operai per il loro impegno a restituire un patrimonio pubblico rigenerato e ammodernato pronto ad essere nuovamente fruito dai pendolari.
«I lavori – spiega Elisa Scutellà - riguardano un appalto generale aggiudicato dalla Na.Gest Global Service srl nel 2017, ed interessavano la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i fabbricati ricadenti lungo la linea ferrata Metaponto-Reggio Calabria, con interventi di innovazione tecnologica. Sono stati effettuati notevoli interventi su larga parte delle stazioni ferroviarie e, sicuramente, tra i più importanti c'è l'opera di restyling che ha interessato proprio lo scalo di Rossano».
«Sarà bello – continua - ritornare nella stazione e vedere finalmente una struttura moderna e al passo con i tempi. E questo grazie al lavoro instancabile di tecnici e operai specializzati che, tra l'altro, sono tutti del posto garantendo, così, anche una ricaduta positiva in termini economici ed occupazionali a Corigliano-Rossano. Sono il direttore amministrativo Michele Forino, il direttore tecnico Nicola Padovano, il set manager Flavio Pietro Romeo, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Pierluigi Vitale, e gli operai Giovanni Sommario, Gaetano Romeo, Domenico Otranto, Enzo Romeo, Alfonso Salatino, Sergio Romeo, Pietro Doria e Vito Brunetto».
«Hanno lavorato senza sosta da fine gennaio ad oggi, tranne la parentesi del lockdown totale del marzo 2020, e fra pochi giorni l'opera è pronta per essere consegnata» conclude.