Statuto di Corigliano-Rossano, si cerca la convergenza sul decentramento
Maria Salimbeni: «La maggioranza è aperta al dialogo ma senza preconcetti»
CORIGLIANO-ROSSANO– «La discussione è stata rinviata al 18 marzo, per affrontare gli ultimi titoli sull'organizzazione dell'ente e la finanza comunale. Continua il dialogo all'interno della Commissione per cercare convergenze, se possibile, sul decentramento perseguendo il metodo della condivisione nell'interesse collettivo. Non possiamo però stanziarci su posizioni preconcette, questo è chiaro, ma avere il coraggio di innovare guardando al futuro».
Queste le dichiarazioni del Presidente della Commissione Statuto Maria Salimbeni a margine della riunione tenutasi venerdì 12 marzo cui hanno preso parte il vice Presidente Isabella Monaco, i consiglieri Titti Scorza, Rocco Gammetta, Domenico Rotondo, Gennaro Scorza, Vincenzo Scarcello, Rosellina Madeo, Aldo Zagarese, il prof. Amorosino del Comitato Scientifico e il segretario generale Paolo Lo Moro.
Durante la seduta si sono incrociate le due visioni differenti per quel che riguarda il decentramento dell'ente. Per come concordato sono state analizzate due bozze di articolato. Quello pervenuto dalla minoranza delinea l'istituzione di municipi in senso tradizionale con elezione diretta della rappresentanza municipale contestualmente a quella del consiglio comunale. La maggioranza ha presentato invece il suo documento che punta sulla costituzione di nuovi centri di prossimità che aumentino e amplifichino i servizi per i cittadini, in tutto il vasto territorio, senza la sovrastruttura che i municipi tradizionali prevedono.
La riunione, tenutasi in modalità telematica, ha visto la partecipazione come consulente scientifico del prof. Sandro Amorosino, il quale ha sollecitato la Commissione a riflettere sull'unicum rappresentato dal processo di fusione del Comune di Corigliano Rossano, nato dalla volontà di unire due comuni di storia millenaria in un unico centro politico amministrativo per avere più forza, incitando la commissione ad accogliere la sfida di pensare al tipo di decentramento più innovativo possibile.
«Sono convinta che all'interno della Commissione continueremo a lavorare tentando di trovare soluzioni comuni senza muovere da posizioni pregiudiziali e di parte - ha concluso il Presidente Salimbeni – con la massima disponibilità all'ascolto e alla concertazione, sapendo che l'obiettivo di tutti è l'interesse della comunità che rappresentiamo che è prioritario rispetto a qualsiasi altra cosa e sul quale si fonda tutto il lavoro svolto finora dalla Commissione».