Sanità, Il Circolo PD di Cariati chiede iniziative urgenti al Ministro Speranza sul Dca e sull’ex Ospedale
Assieme alla firma dell’Onorevole Enza Bruno Bossio, l’istanza chiede che vengano prese iniziative urgenti per l’annullamento del Dca febbraio 2021 del Commissario Longo e che vengano mantenuti gli impegni assunti per la riattivazione dell’ex Ospedale
CARIATI - Continua con determinazione l’interlocuzione da parte del Circolo cittadino con gli esponenti politici regionali e parlamentari per mantenere alta l’attenzione sulla problematica sanitaria territoriale e sull’ex ospedale Vittorio Cosentino.
Il comunicato stampa del Circolo PD di Cariati prosegue,
Ringraziamo in particolare l’Onorevole Enza Bruno Bossio per essersi ancora una volta fatta carico delle nostre istanze nell’ultima interrogazione rivolta al Ministro Speranza, nella quale si chiede che vengano prese iniziative urgenti per l’annullamento del Dca del febbraio 2021 del Commissario Longo e vengano mantenuti, anche per l’ex Ospedale di Cariati, gli impegni assunti in sede ministeriale e regionale per la sua riattivazione e per il suo reinserimento nella rete ospedaliera.
Di seguito il testo dell’interrogazione al Ministro Speranza con firmatario Bruno Bossio
«Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 27 novembre 2020, è stato nominato Commissario ad acta, per la realizzazione del Piano di Rientro dei disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria, il dott. Guido Longo».
«In data 18 febbraio 2021, il Commissario ha emanato il Dca n. 31 per indicare le Linee guida alle Aziende territoriali ed ospedaliere; nell'allegato a del sopra citato Dca, viene riportata una scheda di programmazione che alla voce "Casa della Salute" include Praia a mare, Trebisacce e Cariati che ci riporta a dieci anni addietro quando questi ospedali venivano chiusi privando dei servizi ospedalieri un vasto bacino di utenza».
«Mentre per Praia a mare e Trebisacce si disattendono sentenze definitive disposte dal Tar e dal Consiglio di Stato, per Cariati si contraddicono gli impegni assunti in sede ministeriale e regionale per la riattivazione e il pieno funzionamento dell’ospedale».
«Limitando i livelli essenziali di assistenza si favorisce, l'aumento dei costi per la cura di una parte consistente di cittadini calabresi, costretti a ricorrere alle prestazioni ospedaliere nei presidi più vicini alla loro residenza, che non sono da annoverare tra gli ospedali calabresi ma nelle regioni confinanti».
«Tutto questo contrasta con il pronunciamento che il Commissario aveva reso subito dopo il suo insediamento, nel momento in cui dichiarava la sua disponibilità alla riapertura dei due presidi ospedalieri».
«Infine è stato cancellato il percorso di riprogrammazione dello stesso Piano delle Case della Salute, in riferimento ad Amantea, una struttura fondamentale per garantire servizi essenziali, negati a un vasto bacino di utenza, ma anche per cancellare la vergogna di un’opera pubblica incompiuta, che da anni rappresenta un monumento di spreco delle risorse finanziarie pubbliche».
«Risulta evidente il rischio di una continuità con le gestioni commissariali del passato, che ormai da oltre dieci anni, invece di perseguire l'obiettivo di attuare un piano di rientro dai disavanzi pregressi hanno fatto registrare un vorticoso aumento del debito sanitario».
«Quali iniziative urgenti intenda assumere -conclude- affinché sia annullato il Dca del 18 febbraio 2021 e contestualmente pervenga alle indicazioni di linee guida capaci di esprimere una reale programmazione dei servizi sanitari in coerenza con il mandato che il Parlamento ha assegnato, nel novellato Decreto Calabria, al commissario con il fine di tagliare gli sprechi ed elevare il livello dei servizi».