Ospedale Trebisacce: «Si annuncia la riapertura, ma i medici fanno la spola con Castrovillari»
È quanto denuncia Renne di Italia del Meridione che pone questo e altri quesiti a La Regina riguardanti la sanità
AMENDOLARA - «Come Movimento politico di Italia del Meridione e nella veste di componente la Direzione Provinciale di Idm, chiediamo con forza se corrisponde al vero ed eventualmente con quale logica sia stata partorita, che l'Asp di Cosenza e il suo Commissario straordinario Vincenzo La Regina abbiano disposto che anche i Medici della Radiologia dell'Ospedale di Trebisacce, dopo quelli della Cardiologia, debbano fare la spola con l'Ospedale di Castrovillari per sopperire alle lacune e alle difficoltà di quel Presidio ospedaliero... Non possiamo non evidenziare che questa decisione dell'Asp, se non smentita, va chiaramente in controtendenza rispetto al processo che, ci auguriamo, si è messo in atto attraverso l'insediamento del Commissario ad Acta con poteri sostitutivi Andrea Urbani, per l'attuazione della sentenza del Consiglio di Stato che impone la riapertura dell'Ospedale Chidichimo di Trebisacce».
È quanto afferma Andrea Renne, esponente di Italia del Meridione che così continua: «Che senso ha, insomma, chiedere ai pochi medici radiologi del Chidichimo di fare la spola fra Trebisacce e Castrovillari se si va nella direzione, invece, di riaprire in tempi brevi lo stesso Ospedale? E poi, privare un servizio essenziale come la Radiologia del prezioso contributo dei pochi medici presenti non è un controsenso se si dichiara ai quattro venti di volere invertire la tendenza, privando oltretutto il pronto soccorso di un servizio essenziale? Pronto soccorso che, per inciso, è stato già spogliato, negli anni, di altri servizi e risorse essenziali, se pensiamo, per esempio, ai reparti di Anestesia e rianimazione, anch'essi fondamentali se si vuole far sopravvivere quantomeno un pronto soccorso degno di questo nome».
«Vorremmo anche chiedere, - aggiunge - a questo proposito, al Commissario straordinario Longo, con maggiore contezza di dati numerici, se le risorse economiche che si sono annunciate verranno effettivamente spese per attrezzare l'Ospedale e prepararlo alla sua tanto agognata riapertura, che fra l'altro il Sindaco di Trebisacce Mundo aveva annunciato nel giro di 30 giorni, periodo che, ci duole evidenziare, è stato già superato. E poi vorremmo chiedere al Commissario dell'Asp La Regina e allo stesso Commissario straordinario Longo come si svilupperà il piano vaccinale, soprattutto nell'alto Jonio. Mai come adesso, lo ribadiamo ulteriormente, si dovrebbe riattivare l'Ospedale di Trebisacce come naturale luogo idoneo alla somministrazione dei vaccini, oltre che pensare di utilizzare, come abbiamo proposto, il Centro polifunzionale di Villapiana Lido».
«Questo e tante altre cose vorremmo chiedere al Commissario dell'Asp La Regina e al Commissario Longo, augurandoci di ricevere brevemente risposta, non tanto per noi, quanto per un intero comprensorio che è l'alto Jonio, che nel corso di questi anni è stato vilipeso, mortificato e privato del diritto sacrosanto alla Salute, sancito dalla nostra Costituzione» conclude.