Calabria, D’Ippolito e Parentela chiedono un tavolo governativo
«Con forza chiediamo al ministro della salute, Roberto Speranza, e al ministro dell'economia, Daniele Franco, di promuovere un tavolo tecnico e politico sulla sanità calabrese»
ROMA - «La sanità calabrese è nel pieno di una crisi senza precedenti, come confermano le perquisizioni che su mandato della Procura guidata da Nicola Gratteri la Guardia di Finanza sta eseguendo negli ospedali di Catanzaro e in uffici dell'Asp di Cosenza a proposito di procedure amministrative per l'acquisto di beni e sevizi».
Lo affermano, in un comunicato stampa, i deputati M5S Paolo Parentela e Giuseppe d'Ippolito.
«Ci sono troppi elementi che allarmano: bilanci nebulosi e non approvati, dirigenti interdetti, appetiti criminali, aziende sciolte per infiltrazioni, pesanti lungaggini nel settore regionale autorizzazioni e accreditamenti e peraltro nuovi possibili casi di clientele e di affari di funzionari pubblici insieme a privati».
«Ce n'è abbastanza per indurre il governo nazionale ad intervenire in maniera ancora più decisa sulla gestione, l'organizzazione, la contabilità e gli acquisti riguardanti la sanità pubblica della Calabria».
«Con forza – sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – chiediamo al ministro della salute, Roberto Speranza, e al ministro dell'economia, Daniele Franco, di promuovere un tavolo tecnico e politico sulla sanità calabrese, in quanto, soprattutto con l'impennata dei contagi e il blocco delle attività ospedaliere ordinarie, la Calabria rischia effetti devastanti sul piano della tutela della salute».
«A riguardo – concludono Parentela e D'Ippolito – avvieremo a stretto giro le necessarie interlocuzioni, nell'interesse dei malati e di tutti i cittadini calabresi».
(Fonte immagine Calabria.Live)