La lettera ad Ursula Von der Leyen: «Bloccare il Recovery Fund all’Italia, vogliono usarlo contro il Sud»
Il Movimento per l’equità territoriale si appella alla Presidente della Commissione europea per evitare un ulteriore scippi ai danni del Mezzogiorno
Recovery Fund destinate al Mezzogiorno. Con una nota stampa Il Movimento per l’Equità Territoriale annuncia di aver deciso di scrivere alla Presidente della Commissione Europea, chiedendole di non mandare i soldi all’Italia, perché, violando i criteri stabiliti dalla UE, gli stessi verrebbero utilizzati per accrescere le disuguaglianze interne e a danno del Mezzogiorno, in dissonanza con l’Unione Europea.
«Sulla ripartizione dei fondi del Next Generation EU (Recovery Fund) il Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale si è mosso fin dalla sua approvazione in sede Europea, avvenuta lo scorso mese di Luglio, calcolando, per analogia con quanto effettuato per la ripartizione tra gli Stati membri dalla Commissione Europea (attraverso il documento COM 2020 - 408 Final e relativi allegati), anche la suddivisione tra le macro-aree e le regioni del nostro Paese, con gli stessi indicatori (inverso del Pil pro-capite, tasso di disoccupazione medio degli ultimi cinque anni e popolazione residente) utilizzati dalla Commissione.
Attraverso questo calcolo è scaturito che il 70% delle risorse complessive (circa 145 miliardi sui 209 complessivi assegnati all’Italia) devono essere destinate al Sud e alle Isole che hanno contribuito, con l’alto tasso di disoccupazione medio (il 17% circa) e il basso reddito pro-capite (circa 19 mila euro contro i 32 mila euro di media del Centro-Nord), a far sì che circa il 28% delle risorse complessive del Next Generation EU (750 miliardi) siano destinate all’Italia.
Il movimento capeggiato da Pino Aprile continua: «Appare dunque incomprensibile che ancora oggi, nella discussione politica, ma anche in quella istituzionale (si pensi, ad esempio, alla Conferenza Stato-Regioni) si stia dibattendo per negare la giusta ripartizione delle risorse tra le macro-aree così come stabilito dall’Europa e dal Parlamento italiano.
Per ora non ci resta che segnalare e stigmatizzare tutto ciò nuovamente, con un documento integrativo dei passaggi parlamentari, sia a tutti i componenti della Conferenza Stato-Regioni che al Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché ai Presidenti di Camera e Senato ed al Presidente della Repubblica. Come Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale, invieremo anche una nota alla Presidente della Commissione Europea, denunciando l’attuale iniquo quadro politico che, nella individuazione delle risorse per determinare le proposte del Piano Nazionale di Resilienza e di Rilancio (PNRR), sembra non tenere conto di quanto stabilito con i criteri di ripartizione e le finalità del Piano NGEU stesso e delle indicazioni del Parlamento italiano. Chiederemo un focus suppletivo della Commissione Europea sul PNRR che l’Italia si appresta a presentare, ed eventualmente, di rimandarlo al mittente se lo stesso non rispetterà le finalità e i criteri di ripartizione a suo tempo stabiliti».