Guccione (PD): «I fondi europei decisivi per accelerare la ripartenza e l’uscita del Sud dalla crisi economica»
Il Consigliere: «Le dichiarazioni di Oliviero in merito sono fuorvianti e rischiano di creare confusione»
COSENZA - «Nessun taglio delle risorse ai danni del Sud. Anzi i fondi europei saranno decisivi per accelerare la ripartenza e l’uscita del Mezzogiorno dalla crisi economica. Non bisogna cadere nei tranelli e far credere che vengano sottratti soldi destinati all’occupazione e alle imprese del Sud».
È quanto afferma il consigliere regionale del PD Carlo Guccione che così continua: «Dichiarazioni fuorvianti, equivoci che rischiano di creare confusione visto che i fondi per la copertura della decontribuzione sul costo del lavoro nel Mezzogiorno ci sono. I fatti sono questi: si tratta, come è stato spiegato, di una rimodulazione delle risorse finanziate dal programma React EU per renderle più coerenti con gli obiettivi della programmazione europea».
«Sul tema coperture della fiscalità di vantaggio – aggiunge - Oliviero si è agitato inutilmente, la norma esce rafforzata e non indebolita dal passaggio parlamentare. L’emendamento del Governo, quindi, modifica solo la composizione della copertura, non la copertura stessa. Infatti, la norma resta coperta fino al 2029, le minori risorse europee utilizzate sono compensate da maggiori risorse nazionali del bilancio pubblico. L’effetto di riequilibrio nella spesa, dunque, è maggiore».
«L'emendamento di cui si parla in maniera erronea – sottolinea il Consigliere - è un emendamento tecnico che serve semplicemente a ripartire meglio le risorse di React Eu secondo gli orientamenti e la programmazione concordata con Bruxelles. Una programmazione che, secondo quanto affermato dal ministro Provenzano, riserva oltre i due terzi delle risorse al Mezzogiorno».
«Il Governo e il ministro per il Sud e la Coesione territoriale in questi mesi hanno dimostrato ancora una volta che il rilancio del Mezzogiorno è in cima alle priorità. E il Piano Sud 2030 ne è un esempio e va nella direzione di colmare i divari territoriali per riavviare uno sviluppo forte e durevole» conclude Guccione.