Dpcm di Natale, Spirlì: «Lo trovo un atto quasi criminale»
Non si placa la polemica a distanza con Gino Strada: «Di strada ne faccio tanta ogni giorno: 130 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno. Mi basta quello»

CATANZARO - «Chiudere i territori e le attività produttive come la ristorazione nelle tre giornate in cui la massima solidarietà e il senso di affratellamento trovano coronamento e decidere già da oggi che in quei giorni non ci si debba spostare nemmeno di poco, lo trovo un atto quasi criminale».
Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì in riferimento al Dpcm presentato ieri dal premier Conte. «Vuol dire – ha aggiunto Spirlì – che vogliamo fare abbassare definitivamente le saracinesche ad attività in grado in quei periodi di fare un po’ di cassa».
Per quanto riguarda eventuali suoi contatti con il fondatore di Emergency, Gino Strada, impegnato in Calabria nel contrasto alla pandemia Covid-19, Spirlì ha risposto: «Di strada ne faccio tanta ogni giorno: 130 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno. Mi basta quello».