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Se piove, questo amianto finisce in mare. Non c'è limite all'inciviltà

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Trasportare una ventina di lastre di eternit nel bel mezzo di un fiume non è affatto cosa semplice: serve tempo, servono uomini ma soprattutto servono mezzi idonei. Sicuramente è necessario un "progetto" di smaltimento abusivo molto complesso. Forse non è neanche meno oneroso rispetto a quelle che dovrebbero essere le procedure legali per conferire in discarica i prodotti contenenti amianto. Eppure succede questo. E nel nostro territorio succede di sovente. Quasi tutti i giorni. Ma la condizione scoperta nel torrente Colognati è davvero incredibile. A segnalarci la presenza di una discarica di eternit nel letto sassoso e quasi inaccessibile dello storico torrente che solca il territorio rossanese, all'altezza di località Calamo, è stato un gruppo di escursionisti. Che, nel risalire la fiumara, mai avrebbero pensato di imbattersi in una situazione del genere: più di un metro cubo di materiale pericoloso e dannoso sia per la salute che per l'ambiente abbandonato tra le pietre. Se lasciato a marcire sotto al sole, all'aria aperta, senza alcuna precauzione quel cumulo di lastre di eternit rischia di trasformarsi in una vera e propria bomba deflagrante a danno dell'ecosistema e della salute delle persone. E chissà da quanto tempo sta lì! Il caldo di questi giorni sta lentamente disintegrando i pezzi di asbesto e le polveri e le micropolveri da esso generate sono difficili da recuperare. Con molta probabilità finiranno in mare o, ancora peggio, nelle falde acquifere con le prossime piogge. Fino ad oggi c'eravamo fermati a commentare e denunciare le discariche di amianto che si erano spinte, al massimo, fino agli argini dei torrenti. Oggi ne troviamo una nel cuore, nel centro di un fiume. E questo significa che se non ci saranno controlli più serrati, se non ci saranno punizioni esemplari non ci sarà nemmeno limite all'inciviltà. mar.lef.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.