Frutta e verdura? Un consumatore sempre più sveglio e attento alla natura dei cibi sa ormai bene quali prodotti includere nel proprio paniere nutritivo. E fra nuove esigenze e gusti, il trend che emerge prepotentemente è la ricerca della buona tavola, con il conseguente aumento dei consumi di ortofrutta. E se è vero che per un’alimentazione sana che rispetti l’organismo, il consumo di frutta di stagione non è solo un valore aggiunto ma una regola fondamentale, in questi primi scampoli di estate le pesche sono pronte a conquistare i palati e le piazze. Nella nostra Piana di Sibari, una delle aree a più forte vocazione agricola, la filiera delle pesche e delle nettarine rappresenta un vero e proprio asset economico e produttivo. Per il quale, certamente, andrebbe messa in campo ogni utile azione di sostegno agli imprenditori che continuano a garantire, in questo comparto, importanti livelli occupazionali.
LE PESCHE SONO VALIDE E IMPORTANTI FONTI DI VITAMINE E SALI MINERALI
Simbolo della stagione e dei mesi caldi, dicevamo. Sono fra i frutti più dolci, versatili e gustosi. Decine le varietà per altrettante qualità benefiche riconosciutegli dalla medicina tradizionale, che al di là delle potenziali proprietà depurative, digestive o vermifughe, ne riconosce certamente la ricchezza d’acqua e fibre, la povertà di calorie e grassi, la natura antiossidante e soprattutto diuretica. Pronte a invadere anche il mercato della “tintarella” ora che l’estate è entrata nel vivo, le pesche sono infatti tra le soluzioni naturali per ottenere una sana abbronzatura, prevenendo nel contempo l’invecchiamento cutaneo. Sono infatti valide e importanti fonti di vitamine e sali minerali, che ne fanno un ottimo alleato non solo della pelle ma anche degli occhi, proteggendo la retina dalle radiazioni luminose. Che poi costituiscono il frutto perfetto per chi desidera perdere peso senza rinunciare al gusto, poiché aumentano il senso di sazietà grazie alla loro ricchezza di fibre e sono benefiche per l'idratazione dell'organismo. Insomma non solo buone, ma anche salutari. E in grado, se adeguatamente promosse attraverso l’impegno di fondi e un fattivo interessamento delle istituzioni che ne stimoli la produzione, di ergersi a punto di riferimento stabile di un settore decisivo qual è l’agricoltura per i destini della Calabria.