5 ore fa:Camigliatello, il Caciocavallo Silano DOP protagonista dell'evento "Musica e Formaggi"
7 ore fa:Parchi Marini lanciano un progetto pilota per un circuito di servizi turistici sostenibili
4 ore fa:Odissea 2000, dopo Sal Da Vinci arriva Luk3 a regalare emozioni nel parco dei record
8 ore fa:Cassano, Garofalo lancia l’allarme: «A rischio il servizio di radiologia»
7 ore fa:Il Complesso della Riforma ospiterà il "Summer Campus 2025" del Conservatorio Giacomantonio
6 ore fa:Lavia, Cisl: «Ottimizzare e migliorare il sistema di depurazione calabrese è priorità assoluta»
6 ore fa:Gratteri, Gomez e Tridico a Co-Ro per l'evento "Solidarietà e legalità contro le mafie"
4 ore fa:Amendolara ricorda Gabriele Basile con una notte dedicata allo sport
5 ore fa:Colonnine di carburante dismesse nell'ex caserma. «Un pericolo per falde acquifere e salute pubblica»
8 ore fa:Passaggio del collare al Rotary Club Rossano Bisantium: Pasquale Di Vico è il nuovo Presidente

Operazione "Arsenico", la Cisl chiede la mappatura sanitaria del territorio

1 minuti di lettura

Il segretario provinciale Giuseppe Lavia si complimenta con Carabinieri e Procura e chiede di «verificare incidenza patologie tumorali»

All'esito dell'operazione "Arsenico", condotta dai carabinieri forestali e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, che portato alla luce un disastro ambientale di dimensioni immani, rilevando lo scarico abusivo di materiali pericolosi nelle acque del fiume Mucone (affluente del Crati che sfocia nello Jonio sibarita), si registra l'intervento della Cisl-Cosenza.  Che nell'esprimere «vivo apprezzamento» per il lavoro svolto da Procura e Forze dell'ordine chiede oggi una «mappatura sanitaria del territorio per capire se i danni ambientali provocati possano avere una qualche incidenza sui fenomeni tumorali che si registrano nel comprensorio cosentino. «Come risulta dalle indagini - scrive Giuseppe Lavia, segretario generale di Cisl Cosenza - il depuratore industriale di Bisignano, il più grande del Sud Italia, gestito dalla Consuleco, versava, attraverso un bypass e senza alcuna lavorazione, reflui industriali di Ilva ed Eni nel fiume Mucone, affluente del Crati, esponendo la popolazione e l’ecosistema di un vasto territorio a rischi enormi». «Nel condividere la richiesta del Procuratore Spagnuolo - aggiunge Lavia - sull’urgenza di indagini epidemiologiche, la Cisl chiede al presidente della Giunta regionale un impegno immediato affinché Azienda sanitaria provinciale e Ministero della Salute avviino una mappatura sanitaria relativa all’incidenza di particolari patologie tumorali sul territorio provinciale, con particolare riferimento alle zone attraversate dal Crati, di cui il Mucone è un affluente, fino alle aree del Mare Ionio, nelle quali il Crati sfocia». «Tutti i cittadini calabresi – conclude il segretario generale Cisl Cosenza – devono essere grati alla Procura di Cosenza per aver fatto luce su quello che appare come un vero attentato alla salute delle persone e all’ambiente».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.