REGGIO CALABRIA «Se Roma rinuncia, il Mezzogiorno è pronto ad accettare la sfida e vincerla. La proposta del sindaco Mario Occhiuto, di far svolgere i giochi olimpici nella Piana di Sibari nel 2024 col coinvolgimento di tutte le aree della Magna Grecia, è – afferma il consigliere regionale del gruppo Misto Mimmo Tallini – di alto spessore e va accolta con entusiasmo. Discutiamone subito in consiglio regionale». Ad avviso di Tallini, «le trasformazioni, consequenziali a una scelta così coraggiosa, per il Meridione italiano sarebbero utilissime e servirebbero a colmare lacune infrastrutturali storiche. Ma anche a ridargli ossigeno, ruolo e funzione sia nel Paese che nell'area euro-mediterranea che, aldilà delle tante criticità, presenta enormi opportunità di sviluppo. Un Mezzogiorno, le cui immense potenzialità (naturalistiche, culturali, enogastronomiche) venissero finalmente attivate, ridurrebbero il "gap" Nord-Sud che tuttora costituisce uno dei nodi strutturali che precludono all'Italia di uscire dalla crisi e consentirebbero, nel contempo, al Paese di mettere in circolazione tanta nuova ricchezza, idee nuove e talenti inespressi. Finalmente, su un'idea forte, originale e innovativa, il premier Renzi potrà dimostrare le sue capacità di statista, avendo il sostegno di tutte le forze politiche e culturali del Mezzogiorno e di tutti coloro che davvero credono che l'Italia cresce se il Mezzogiorno compie un salto di qualità. Costruire nuovi itinerari – spiega il consigliere regionale – e consentire sperimentazioni a dir poco rivoluzionarie per le consuetudini immobiliste della politica italiana: è questa la strada da battere e su cui Forza Italia ha sempre spinto per chiudere col passato e fronteggiare le nuove sfide. Certo, verso una proposta siffatta il Paese, in cui ancora serpeggiano evidenti pregiudizi antimeridionali, può darsi non sia pronto. Ma le sfide servono proprio a svecchiare le idee, i metodi antiquati e a liberare energie fresche, nonché a compattare una nazione che sembra aver perso la bussola e naviga a vista e, in particolare, a smuovere le acque stagnanti del momento e tentare percorsi che darebbero risultati a vantaggio dell'intera collettività». (fonte: corrieredellacalabria.it)