Il direttivo rossanese di Noi Con Salvini ha entusiasticamente partecipato sabato 11 marzo alla visita di Matteo Salvini nella città di Napoli. Molti i rappresentanti politici presenti e intervenuti. Come il Vice Presidente nazionale di Noi con Salvini, il Sen. Raffaele Volpi, l’on. Barbara Saltamartini, l’on. Claudio Borghi, l’on. Angelo Attaguille, Armando Siri, Lucia Borgonzoni. Parole inequivocabili e piene di decisione e fermezza, quelle del Sen. Raffaele Volpi. “Ti consegniamo la tua gente, perché questa è la gente di Matteo Salvini premier. Fino ad oggi ci siamo solo allenati. Ma da domani inizieremo a giocare la partita per portare Matteo Salvini a Palazzo Chigi”.
NOI CON SALVINI, FURGIUELE: LA NOSTRA UNA REALTA' COSTRUITA NEL TEMPO
Sul palco a raccontare e testimoniare il crescendo del movimento in tutto il centro/sud, si sono alternati i vari coordinatori regionali e per la nostra Calabria. A prendere la parola è stato il dott. Domenico Furgiuele. Che in maniera semplice ed efficace ha scosso e non poco in positivo la sala. Sottolineando come “NCS non è una novità ma una realtà costruita nel tempo da donne e uomini liberi. Il popolo Calabrese ha in dote le giuste caratteristiche. Con le quali sta portando e porterà avanti questo progetto. Ma soprattutto, con ostinazione e lealtà. Perché siamo qui per combattere per la nostra terra da nord a sud. Contro l’Europa e per l’indipendenza economica. Perché le differenze nord/sud sono superate. Vogliamo equità e giustizia sociale tenendo conto che bisogna dare importanza alla gente del sud come a quella del nord. Ricetta semplice che grazie a Matteo Salvini potrà permettere a uomini e donne del sud di crescere e di sperare”. Prima dell'intervento di Salvini un ultimo video. Con il celebre e commovente finale de “L'attimo fuggente” in cui i ragazzi salendo sui banchi chiamano «capitano, mio capitano» Robin Williams. Sale quindi sul palco il segretario della Lega e presidente nazionale di NcS. Accolto da decine di cartelli con su scritto «Salvini premier». «Sono felice di aver detto ai miei due figli: papà va a Napoli perché c'è l'Italia da liberare. Dobbiamo fare in modo che i vostri figli restino qui a lavorare. Dobbiamo ripulire da Napoli dai quattro delinquenti che sono fuori». «Complimenti sindaco de Magistris. Stai tirando su una bella gioventù», citando l'elenco dei danni dovuti agli scontri all'esterno della Mostra. «La prossima volta faremo la manifestazione in piazza del Plebiscito. Vediamo chi ha la testa più dura», ha annunciato.
SALVINI: NAPOLI LA PATRIA DEL DIRITTO
«Napoli è la patria del diritto, qui nacque Vico. Qualcuno ha frainteso la lezione di questi grandi, qui dentro ci sono uomini. Quando andremo al governo sgomberiamo prima i campi rom, poi i centri sociali» è l'affondo. Ne ha per tutti, Salvini. «Più pericolosi di tutti, però, sono i signori in giacca e cravatta riuniti a Torino. Perché ci stanno rubando il futuro». «Fatemi fare il ministro dell'Interno per sei mesi e poi ne riparliamo. Vediamo se non riesco a fermare qualche barcone o a garantire sicurezza nelle periferie». Il Salvini pensiero è recepito. Non ha più intorno e non abbiamo più intorno lo scetticismo di qualche mese fa e quindi si va avanti, con decisione e dedizione. Subito nei prossimi fine settimana altri gazebo in piazza, in mezzo alla gente, a portare a conoscenza di quello che siamo e cosa contiene il nostro programma. Conoscenza e informazione per andare spediti più che mai verso l’importante obiettivo, quello di avere Matteo Salvini premier.