11 ore fa:Premio "Giorgio La Pira - Città di Cassano" assegnato al Cardinale Matteo Maria Zuppi
7 ore fa:Al Museo Civico di Paludi la mostra personale di pittura di Rossella D’Aula
11 ore fa:Auto finisce fuori strada ma i soccorritori sul posto non trovano nessuno
7 ore fa:La Calabria isolata è il karma della Ferrovia Jonica: vittima di decenni di disattenzioni
6 ore fa:Movimento del territorio: «Continua la latitanza del sindaco sulle contrade»
8 ore fa:Gli alunni dell'Istituto Amarelli in vista alla caserma dei Vigili del Fuoco di Co-Ro
6 ore fa:Festival Euromediterraneo di Altomonte: nel borgo, la magia dell’abbraccio
8 ore fa:Corigliano-Rossano: aperte le iscrizioni per la refezione scolastica
11 ore fa:Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
10 ore fa:Il duo Pancella - D'Amato in concerto al pontile di Trebisacce

Maurizio Silenzi Viselli: "Il ponte sullo stretto sarà addebitato in bolletta"

2 minuti di lettura
COMUNICATO STAMPA

Finalmente il governo ha preso di petto il problema dell'evasione fiscale. Il canone Rai sarà messo nella bolletta dell'Enel. E, finalmente, a chi non paga il canone, gli staccheranno la luce. Saranno giustamente colpiti anche quegli sciagurati che non hanno la televisione: se non pagano zac! Del resto a cosa gli servirebbe la corrente elettrica non avendo l'apparecchio tv? L'idea governativa, considerata un uovo di Colombo, sembrerebbe, da voci di corridoio di Palazzo Chigi, applicabile anche ad altre tasse. L'IVA ad esempio. Si sta ragionando: perché aspettare che qualcuno, producendo qualcosa, aggiunga il prezzo dell'IVA, per poi incassarla e farla tornare allo Stato? Procedura farraginosa. Tanto varrebbe mettere in bolletta l'ammontare, calcolato sul Pil, ripartito per tutti i cittadini. Fine dell'evasione dell'IVA. In questo caso l'addebito verrebbe fatto sulla bolletta del gas, tanto, in caso di distacco, il moroso, essendo uno dei milioni di poveri, non avrebbe comunque niente da cucinare. E così via per altri balzelli. Tutto in bolletta.  Altri, al di fuori del Palazzo, vorrebbero applicare la stessa geniale logica. Il debito pubblico, ad esempio. Perché aspettare, invano, che il governo inizi a pagare i 2.199.000.000.000 di euro? L'intero importo, che si è formato grazie (si fa per dire) al mancato incasso delle coperture previste dalle leggi di spesa, potrebbe essere ripartito nella bolletta elettrica di tutti quei parlamentari che quelle spese hanno votato. L'ingegnoso stratagemma, qualcuno ha fatto notare, potrebbe funzionare anche per evitare il pericolo di una nuova crescita del debito pubblico. Si è fatto un esempio: Il ponte sullo Stretto. Costosa grande opera riproposta dal NCD. Basterà addebitarne l'importo, ripartito in comode rate, nella bolletta di tutti i componenti e sostenitori del partito: pensate alla soddisfazione di tutti questi strateghi urbanisti quando potranno sognare i loro pronipoti, nel 2170, scorrazzare felici su e giù per quello che sentiranno come il "loro" ponte (di cui ancora pagheranno le comode rate). C'è una possibile applicazione anche per il problema degli enti "inutili". Va da sé che, se inutili oggi, tali sono sempre stati. Quindi essendo, pare, difficile chiuderli, basterà addebitarne i costi correnti sulle bollette di chi ha votato la loro nascita. Anche il nostro Premier potrebbe usufruire di questa brillante idea. Il debito che contrarrà (175 milioni di euro) per il suo nuovo super aereo presidenziale A340 (quadrigetto finalmente analogo per classe e potenza all'Air Force One di Obama), debito che verrà assunto in assenza di disponibilità statali, potrebbe essere ripartito, assieme alle spese di gestione, in comode rate mensili nella bolletta elettrica dei fruitori del mezzo (Premier, Ministri e corte dei miracoli). La nuova strategia fiscale potrebbe anche mettere fine alla polemica sull'acquisto per 13 miliardi dei nuovi caccia F35. Basterà ripartire la spesa sulle bollette elettriche dei nemici dell'Italia, la cui perversa aggressività è stata alla forzata base dell'acquisto. Qualcuno potrebbe obiettare che così facendo rischieremmo di far scendere le tenebre sulla Nazione. Ma perché, ora, qualcuno intravede una luce da qualche parte? #staiserenaItalia

Maurizio Silenzi Viselli

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.