14 ore fa:Intelligenza Artificiale, Mazza: «La sfida non è quella di sostituire le persone, ma di liberarle»
12 ore fa:Unical, Greco nomina Stefano Curcio prorettore vicario
11 ore fa:Laino Borgo: consegnata la palestra dedicata ad Antonio Orsini
15 ore fa:Aggredito studente alla scuola media di Corigliano. Sporta denuncia
16 ore fa:Pallacanestro, la Calabria conquista il terzo posto nel Torneo Academy Cup
13 ore fa:Psicologi nelle scuole, contrattualizzati 15 professionisti: uno per ogni area identificata dall'Asp
15 ore fa:La Società Asd Rossanese condanna le violenze: «Ci dissociamo da chi ha infangato il nostro nome»
10 ore fa:Straface nella nuova Giunta regionale: «Continueremo con maggiore impegno e passione»
14 ore fa:Fratelli d'Italia Co-Ro esprime vive congratulazioni alla nuova Giunta Regionale
12 ore fa:Bocchigliero, a novembre la guardia medica sarà attiva solo 9 giorni: il Comune insorge

Mattarella all'Unical: questo ateneo punto di riferimento

2 minuti di lettura
L’omaggio a Beniamino Andreatta, il fondatore dell’ateneo di Arcavacata. E un’esortazione a investire nella cultura, prendendo spunto dalla lectio magistralis del professore Nicola Leone sull’intelligenza artificiale. Negli otto minuti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dedica all’intervento di chiusura della cerimonia dell’anno accademico dell’Università della Calabria, è racchiuso un duplice messaggio. E imperativo: investire nel sapere e nella legalità. Per provare a uscire dalle secche di una crisi economica che nel Mezzogiorno, forse più di altri luoghi, ha lasciato ferite ancora aperte. Il capo dello Stato non fa fatica a riconoscere che «qui non tutto funziona alla perfezione». Ma invita il rettore e tutta la comunità accademica a uno sforzo ulteriore. «Mantenendo sempre alta l’attenzione sul fronte dei risultati conseguiti».
MATTARELLA E IL RICORDO DI ANDREATTA
E qui il pensiero ritorna ancora ad Andreatta. Come Mattarella esponente di quella sinistra Dc cresciuta all’ombra di Aldo Moro. Ma soprattutto figura «con una propensione eclettica, complessiva, di approccio nei confronti della cultura. La sua intuizione e il suo impegno per questa università sono rappresentativi di questa apertura mentale di cui vi è bisogno. Un uomo del Nord, che ha svolto la sua attività accademica prevalentemente a Bologna. Ma si è impegnato attivamente e in concreto per far sorgere questo ateneo». C’è spazio per poco altro nella visita lampo – la seconda in Calabria dalla sua elezione al Quirinale – del presidente della Repubblica. Fuori dall’aula magna, tenuti a debita distanza da un imponente cordone di sicurezza, uno sparuto gruppo di contestatori prova a farsi sentire. Uno di loro, in boxer, sfidando vento e pioggia, si è presentato con una scritta tatuata sul torace. «Io non pago il pizzo allo Stato».
TULINO, STOCCATA ALLA GOVERNANCE DELL'ATENEO
Il malcontento serpeggia, insomma. E prende corpo nell’intervento (uno dei più apprezzati dalla platea) di Domenico Tulino, presidente del Consiglio degli studenti Unical. «È doveroso denunciare per l’ennesima volta l’incapacità e l’inadeguatezza della governance di questo ateneo nel gestire il diritto allo studio». Il rettore Gino Crisci ascolta e incassa. Tocca al Magnifico ribaltare la prospettiva. «Molto si è investito nella internazionalizzazione del nostro ateneo. E abbiamo assistito a un aumento del numero di iscritti stranieri che conferma il trend costantemente positivo degli ultimi anni». Snocciola dati e cifre, Crisci, confortato dal ranking La Repubblica-Censis. Che colloca il campus al terzo posto fra le grandi università.
BASHAR SWAID RAGGIO DELLA SPERANZA
Poi l’affondo nei confronti della classe politica, qui rappresentata dai ministri Fedeli e Minniti. «Le politiche di indirizzo hanno incanalato l’Italia verso un disinvestimento nell’alta formazione e la ricerca. I cui effetti più macroscopici sono evidenziati dalla drastica riduzione del numero di professori. E dal taglio del fondo di finanziamento ordinario». Non ci sono solo nubi, però, nonostante la giornata invernale, nel cielo sopra Arcavacata. Il raggio della speranza è rappresentato da Bashar Swaid, siriano di Aleppo. Dottorando in Ingegneria ambientale qui all’Unical. Tra i cubi di Arcavacata lavora da oltre tre anni. E qui hanno trovato ospitalità sua moglie e i suoi bambini. «Ora io guardo alla possibilità di tornare in Siria, per contribuire alla ricostruzione di ciò che è stato distrutto dalla guerra». Mattarella gli rende omaggio: «Aleppo rappresenta uno dei luoghi più alti della storia della civiltà umana». È a lui che il capo dello Stato riserva la stretta di mano più vigorosa di questa giornata. Fonte: Corriere della Calabria
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.