La Lega di Corigliano Rossano continua la sua battaglia nei confronti dell’Amministrazione Comunale capitanata da Flavio Stasi. Paolo Maria Lamenza riprende le proteste degli abitanti di Viale Sant’Angelo dei giorni scorsi. «Esasperati dalla puzza di rifiuti buttati liberamente anche sulla strada, in presenza di anziani e bambini, con l’erogazione dell’acqua ad intermittenza, i cittadini hanno bloccato il traffico e preteso che l’ex capo popolo, di ritorno da una delle solite parate dove si fa fotografare di fronte di lato e di spalle, mentre fissa l’orizzonte perso, si recasse sul posto per far rimuovere i rifiuti. Più avanti, nello scalo a Schiavonea, ovunque, montagne di immondizia, preda di branchi di cani randagi, dei quali il Conte-Stasi vuole parlare nelle scuole, quando riapriranno a settembre. Vergogna delle vergogne per uno che gira a vuoto per il book fotografico ed il solito comunicato stampa sul niente». Non solo emergenza rifiuti: «Mangia in mensa a Catanzaro con una Santelli distratta che si chiede cosa voglia questo giovanotto dall’aspetto trasandato, nonostante l’ottima indennità di carica, partecipa, senza posto riservato, alla inaugurazione dei lavori per la SS.106 e nella foga parla di modello ponte Morandi di Genova, senza sapere che i lavori per 38 chilometri dureranno un lustro e mezzo». L’affondo di Lamenza non si arresta: «Il tam tam mediatico di “terra terra”, nulla dice su Schiavonea, di Cantinella, del centro storico sia dell’Area Urbana di Corigliano sia di quella di Rossano, abbandonate e dimenticate senza interventi ad un anno dall’ascesa al trono del Conte-Stasi. Lui, che la sera quasi come Branco mette a nanna chi lo segue (pochi tifosi che spesso in orario di lavoro agile se la spassano su facebok offendendo chiunque non la pensa come il Kapo) cosa ha da dire sui circa 15.000,00 euro che il nuovo istruttore direttivo, promosso Dirigente della terza città della Calabria, ha impegnato per farsi aiutare nelle pratiche di bilancio che il comune avrebbe dovuto approvare a dicembre? Come direbbero i marinai di Schiavonea, o di contrada Fossa, che ha illuso con chiacchiere e distintivo, “vedi che stai andando sugli scogli, molla il timone, è meglio”».