di SAMANTHA TARANTINO Rossano si conferma città di artisti e di poeti. L’arte a 360° è stata protagonista della
mostra “Natività Contemporanea” iniziata il 13 dicembre scorso e conclusasi il 6 gennaio, inserita nel
12esimo cartellone socio-culturale invernale di Natalitia, promossa dall’Amministrazione comunale, Assessorato Turismo e Spettacolo, che ha animato il Centro storico nel corso delle ultime festività natalizie. La mostra, organizzata, ideata e curata dall’artista Riccarda Stabile e da Francesca Rosa Romano, è stata ospitata all’interno di Palazzo San Bernardino e del suo chiostro, nuovamente scelti per accogliere momenti di arte visiva davvero unici. Durante la giornata di chiusura, il prof.
Gianfranco Labrosciano ‒ affermato critico d’arte, che vede al suo attivo numerosi saggi e importanti mostre in Italia e all’estero, spaziando dalla poesia alla narrativa, al teatro fino al cinema ‒ ha visionato le opere, presenti nel chiostro e nella sala grigia, rilasciando ad ogni artista una breve critica. Numerosi gli artisti che con il loro estro creativo hanno partecipato alla mostra, alcuni con installazioni davvero originali. Erano presenti anche le alunne dell’Istituto Tecnico Moda di Rossano. La serata è continuata poi con la presentazione del libro
La Tusa dei Desideri, ultima opera del professore Labrosciano, che ha fornito numerosi spunti di riflessione per una maggiore valorizzazione del nostro territorio, come la prospettiva per Rossano di diventare città d’arte con l’esposizione di opere contemporanee. L’arte può diventare il mezzo per promuovere un contesto spesso dimenticato e lasciato fuori dai grandi eventi artistici. Uno spunto sulla realizzazione di queste idee potrebbe giungere sfogliando le pagine de
La Tusa dei Desideri, il racconto di un cammino iniziatico condotto nel luogo dell’arte per eccellenza, Castel di Tusa, nella solare e accogliente provincia messinese. Una Sicilia che accompagna un inno alla poesia e all’arte intesi come progetto creativo del sé. E sullo sfondo il racconto del grandioso progetto dell’Atelier sul mare, un museo all’aperto creato da sculture di artisti contemporanei lungo gli argini del fiume Tusa, un torrente che sfocia nella costa tirrenica e che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi. Un percorso di 21 km fino all’antica città di Halaesa (colonia siculo-greca). E ispirata da un’antica eco greca, nasce nei primi anni ’80 “La Fiumara”, un progetto di Antonio Presti e dall’opera dell’artista Pietro Consagra. Da allora il progetto continuò a espandersi, tanto che la zona si trasformò via via in un Parco Sculture noto in tutto il mondo. Tra il 1989 e il 1990, il luogo divenne un comprensorio artistico, turistico-culturale e paesistico, set cinematografico di film anche a rilievo internazionale. Dopo varie dispute giudiziarie, la Fiumara d’Arte è stata riconosciuta uno dei parchi di sculture più grande d’Europa. L’ultima opera inaugurata è la Piramide di Mauro Staccioli, un ascensore che, partendo dall’esperienza umana dolente, aspira alla spiritualità nella salita verso il cielo con alcune fermate intermedie: esperienza sensibile, percezione fisica umana, musica (secondo livello), arte (piano mansardato), trascendenza. L’incontro ha previsto anche gli interventi di Ivan Porto (Imago Artis edizioni), di Lucia Longo, che si è occupata della lettura di alcuni brani del libro, e dello scrittore e poeta Rocco Taliano Grasso, che ha discusso di scrittura, poesia e arte. Una giornata davvero entusiasmante e ricca di soddisfazioni conclusasi con la consegna degli attestati e la promessa di una fiorente collaborazione per la stesura del catalogo della mostra. L’arte è ossigeno vero per polmoni che hanno sete. Spunti di e da un Sud che ci crede.