Circa 1500 chilometri da percorrere a piedi tra sentieri montani e strade rurali, dalla veneta Rovigo fino alla “sua” Sibari. E’ questa la sfida che sta affrontando Giuseppe Rociola, Ispettore Capo della Polizia di Stato. In pensione dall’agosto dello scorso anno dopo 38 anni di servizio e già Comandante della Sottosezione Autostradale A13 di Rovigo della Polstrada. Una sfida che, per come ci racconta lui stesso, rappresenta un modo, sicuramente originale, di festeggiare il meritato collocamento a riposo. Che giunge al culmine di una lunga carriera lavorativa sviluppatasi sempre a Rovigo. E tutta trascorsa al servizio delle Istituzioni e dei cittadini. Una sfida che ha, però, anche un alto valore simbolico. Perché il desiderio dell’Ispettore Capo Rociola è quello di ritornare, con questa camminata, a Corigliano dove risiedono alcuni familiari e nella nativa Sibari. Da dove, nel lontano 1980, è partito alla volta della provincia veneta. Per intraprendere un percorso non solo professionale ma anche umano. Che lo ha portato a diventare ben presto un importante punto di riferimento della comunità polesine. Quindi Calabria, terra di nascita, e Veneto, terra di adozione dove ha messo su famiglia. Accomunate dai sentimenti di gratitudine dell’Ispettore Rociola ed unite simbolicamente dalla passione e dalla fatica di atleta e di uomo riconoscente.
PER L'ISPETTORE 40 CHILOMETRI AL GIORNO SU SENTIERI DI MONTAGNA E CAMPAGNA
L’avventura, iniziata lo scorso 28 maggio quando è partito da Rovigo salutato da molti ex colleghi e da una rappresentanza della Polstrada, si sta snodando attraverso varie tappe di un viaggio che sta toccando e toccherà diverse città. Ferrara, Cesena, Forlì, Assisi, Spoleto, Rieti, Cassino, Benevento, Pietralcina, Venosa, Policoro, dove è arrivato proprio oggi. E dove, come anche in questa occasione, ha ricevuto l’accoglienza di amici ed ex colleghi della Polizia di Stato. E infine Sibari che sarà raggiunta tra il 12 ed il 13 luglio prossimi. Quando sarà accompagnato in questa ultima parte del viaggio da una rappresentanza di colleghi della Polstrada. 40 chilometri al giorno, su percorsi al 90% rappresentati da sentieri di montagna e campagna, con equipaggiamento leggero. Da compiere a passo spedito verso il traguardo per riabbracciare la propria terra ed essere salutato dai suoi colleghi e familiari. Senza esitazioni ci conferma che porterà a termine questo impegno. Con lo spirito di chi sente di dover comunque dire grazie per la generosità e l’ospitalità ricevuta. Fonte: Comunicato stampa