Monsignor Giuseppe Satriano è giunto finalmente anche a
Cariati che insieme a
Rossano costituisce una delle più antiche diocesi accorpate dal 1979, ma unite con la formula
plena unione il 30 settembre 1986, diventando suffraganea dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, comprendendo ben 19 comuni. Salutato da una folla festante che attendeva il suo capo spirituale, è stato accolto dalle più alte cariche della cittadina jonica, rappresentate dal sindaco
Filippo Sero, dal vicesindaco Leonardo Montesanto, dalle istituzioni militari rappresentate dal Comandante Nicodemo Leone della stazione dei Carabinieri e dalla Polizia Municipale con il Comandante Pietro De Luca, oltre alle associazioni attive sul territorio, tra cui l’Associazione Nazionale Carabinieri “Alfio Ragazzi”, e come sottofondo la musica che proveniva dagli strumenti e dagli spartiti dei componenti della banda “Città di Cariati”. E come nella giornata che ha visto l’arrivo di Monsignor Satriano a Rossano, anche qui a Cariati il presule è stato accompagnato da un corteo di fedeli che lo ha scortato verso la Concattedrale (sede vescovile dal 1437) insieme ai parroci di Cariati, Bocchigliero, Campana, Mandatoriccio, Terravecchia e Pietrapaola che costituiscono il resto della vasta Arcidiocesi di Rossano – Cariati. Il Sindaco Sero ha voluto ricordare, nel suo discorso di benvenuto, l’importanza che ricopre da sempre la Chiesa in queste terre dove spesso manca tutto, ma dove arrivano “figure illuminate” come Monsignor Faggiano ed altri educatori che hanno fatto della dottrina sociale la loro vocazione. Un esempio di quando chiesa e società si fondono per dare spazio ad un’unica anima che si rispecchia in una comunità ed in una terra, quella calabra, che da troppo tempo aspetta un riscatto. A Cariati come a Rossano il nuovo Arcivescovo ha trovato la sua nuova dimora, in due città che hanno accolto il suo pastore eletto da un Papa Francesco anche qui molto amato.
Due città unite nel mare simbolo di continuità che Monsignor Satriano ha voluto anche stilizzato nel suo stemma: il mare che lo lega in modo imprescindibile alla sua città di provenienza e alle due città Joniche.