Nell’ordinanza di ieri sera la governatrice fa riferimento a un’analisi epidemiologia del Dipartimento regionale Tutela della Salute. Sul piano politico, ovviamente, è tutto un altro discorso
I valori indicano che «la diffusione dell’infezione procede verso la regressione». È questa la motivazione “tecnica” che la governatrice Jole Santelli adduce alla sua decisione di riaprire, sostanzialmente, la Calabria a partire da oggi. E’ quanto si legge nell’ordinanza che la presidente della Regione ha adottato ieri sera, la numero 37 dall’inizio dell’emergenza Coronavirus in Calabria, la più contestata di tutte e ora anche nel mirino del governo. Nel corpo del provvedimento della Santelli, infatti, si legge che «l’analisi della situazione epidemiologica regionale dimostra che le limitazioni adottate con le ordinanze» finora già adottate «si sono dimostrate efficaci e appare necessario non disperdere il risultato delle azioni fino ad oggi poste in essere. L’analisi dei dati prodotta dal 9 del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie ha fatto rilevare, alla data del 27 aprile 2020, un valore del Rapporto di replicazione (Rt) con daily time lag a 5 giorni, pari a 0,63; in generale – scrive la presidente della Regione Santelli – valori inferiori ad 1 indicano che la diffusione dell’infezione procede verso la regressione». Nell’ordinanza quindi si prende «atto dell’avvio della “fase 2” da parte del Governo, pur ritenendosi primaria l’esigenza di contenere la diffusione dell’epidemia quanto più possibile e di dettare misure a tutela della salute pubblica» e si consentono, a partire da oggi, tra le varie «la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie a mezzo asporto; la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto; l’attività di commercio di generi alimentari presso i mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune; l’attività di commercio al dettaglio, anche in forma ambulante di fiori, piante, semi e fertilizzanti, gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali». Questa, dunque, la motivazione “tecnica” addotta dalla Santelli. Quanto alla motivazione “politica”, probabilmente quella vera alla base del provvedimento, fioccano le interpretazioni, e la stessa Santelli le fa adombrare nella nota stampa dell’annuncio dell’ordinanza della “discordia”: «Misure nuove, al pari di altre regioni e alcune uniche sul territorio nazionale, tutte – scrive la Santelli – parlano il linguaggio della fiducia. Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del governo». Appunto: “oltre il dettato del governo”