COMUNICATO STAMPA Presso la prefettura di Cosenza alla, presenza di S.E. Il Prefetto Dott. G. Tomao, presenti una nutrita rappresentanza dei sindaci della Provincia di Cosenza con il maggior carico di lavoratori ex LSU/LPU, nonché le OO. SS. CGIL, CISL, UIL, CONFIAL, USB, si è tenuto un incontro per focalizzare le richieste da indirizzare al Presidente del Consiglio dei Ministri, Al Ministro degli Interni, dell'Economia e del Lavoro, relative alla fase contrattualizzazione e conseguente stabilizzazione dell'intero bacino dei lavoratori LSU ed LPU della Calabria. Un percorso già avviato e che vede un ulteriore tappa in sede di conversione del Decreto Legge n. 78 del 19 giugno 2015 sugli Enti Locali, in discussione in parlamento con un emendamento teso a “parificare” i finanziamenti regionali a quelli Ministeriali per poter consentire l’utilizzo dei 38 milioni messi a disposizione dalla giunta Oliverio a inizio legislatura e che, unitamente ai 50 milioni ministeriali (per gli anni 2015/2016/2017, per i quali già da subito si chiede la certezza e la conferma della copertura per gli anni a venire) copriranno, così, il fabbisogno annuo di tutti gli Enti utilizzatori, ivi inclusi quelli commissariati o non ammessi al bando ministeriale per errori o scelte censurabili delle Amministrazioni. La riunione, proficua e pregna di ascolto da parte di sua Eccellenza il Prefetto,
è stata utile per ristabilire concretamente e il più possibile definitivamente il binario su cui la vertenza si muove. Un percorso chiaro e concordato a suo tempo con gli stessi Ministeri preposti, la Regione Calabria e gli Enti utilizzatori, frutto delle conquiste sindacali e delle manifestazioni di piazza dei lavoratori per ottenere il riconoscimento dei loro diritti guadagnati sul campo in tanti anni di servizio per le nostre comunità”. Le Organizzazioni sindacali ed i Sindaci presenti hanno evidenziato e denunciato che in assenza di questa preziosa forza lavoro le Amministrazioni non sarebbero più in condizione di garantire i servizi essenziali ed a volte unici e strategici per i cittadini, nel mentre circa 5.000 lavoratori dopo oltre 20 anni di sfruttamento negli Enti resterebbero definitivamente ed in accettabilmente nella peggiore situazione di precarietà. Gli stessi hanno rivolto quindi un appello poderoso al Prefetto perché intervenga sul Governo con un ulteriore sforzo per incidere sulle scelte del Governo stesso e del Parlamento che, con troppa leggerezza, hanno già dimostrato una mancanza di attenzione ai problemi del lavoro della nostra regione.
Atteso il già depositato emendamento in Senato – n. 9.34, a firma dei Senatori Doris Lo Moro e Vincenzo D’Ascola, che accoglie le deroghe normative utili a risolvere la problematica, per altro, senza comportare nessun onere aggiuntivo alle casse statali, i partecipanti al tavolo Prefettizio hanno auspicato ed espressamente richiesto al Prefetto un sostegno pieno e risolutivo presso il Presidente del Consiglio dei Ministri, per il quale è stato interessato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Luca Lotti. La storicizzazione dei fondi è, a questo punto, assolutamente necessaria, al fine di raggiungere la stabilizzazione per il triennio, così come previsto nel Decreto Interministeriale. L' unità tra i Sindacati ed i Sindaci ha prodotto una esplicita, formale richiesta al Prefetto, perché proponga al Governo di fare proprio l'emendamento n. 9.34, contenente la norma che parifica le risorse regionali a quelle Ministeriali, possa essere approvata in sede di conversione in legge del richiamato decreto. Le OO.SS. CGIL, CISL, UIL, CONFIAL, USB, territoriali e Calabresi confermano il loro impegno a vigilare affinché il percorso intrapreso non subisca altri deragliamenti, avvertendo che i lavoratori sono pronti ad alzare il livello del confronto e della protesta se venissero disattese le loro legittime pretese.