«Non siamo in ritardo» dice l’assessore alle Politiche sociali. Programmazione avanzata anche negli altri comuni consorziati
«Non siamo in ritardo». L’assessore alle Politiche sociali di Corigliano-Rossano, Donatella Novellis, ci svela alcune ed importanti novità rispetto a quelli che saranno i progetti di utilità pubblica nei quali saranno impiegati i percettori di reddito di cittadinanza. Ne avevamo scritto appena ieri (leggi anche
Emergenza servizi, a Corigliano-Rossano 2.350 percettori di RdC: perché non impiegarli?) e con puntualità svizzera l’Amministrazione ha tenuto a precisare le tappe di un progetto che consentirà (forse) di superare le tante emergenze in atto sul territorio cittadino: dalla manutenzione del patrimonio urbano all’assistenza sociale. Tutto rientra nelle norme attuative del decreto ministeriale dell’8 gennaio scorso su “definizione, forme, caratteristiche e modalità di attuazione dei Progetti utili alla collettività (PUC)”. «Nei prossimi giorni – ha spiegato l’assessore Novellis –
approveremo in giunta il Catalogo dei servizi e quindi i numeri della forza lavoro che indicheranno quanti tra percettori di Rdc potranno essere impiegati dal Comune». Questa, sicuramente, è
la notizia inedita che finora non sapevamo e che ci dà certezza su quello che farà il governo civico a proposito dei progetti di inclusione sociale. E a dire la verità non lo sapevamo. O meglio, avevamo letto delle buone intenzioni dell’esecutivo. Ma si sa che, molto spesso, nelle pubbliche amministrazioni dalle intenzioni alla realtà cambia il mondo. Non solo. L’assessore Novellis precisa anche che, essendo i Pon Inclusione un programma di ambito sociale territoriale nel quale Corigliano-Rossano è capofila, l’attuazione del decreto e quindi l’impiego della forza lavoro dei percettori di reddito di cittadinanza riguarderà tutti i comuni di ambito di cui la megapolis della Sibaritide è capofila. «Nei giorni scorsi – dice la Novellis – assieme alla collega assessore Novello abbiamo tenuto una conferenza dei servizi, costruttiva e partecipata, dove, insieme ai sindaci dei comuni del distretto, abbiamo avuto la possibilità di condividere le tante emergenze ed esigenze dei territori». Insomma, Corigliano-Rossano, insieme
al comune di Ginosa (che ha già approvato 6 progetti Puc), potrebbe essere tra i primi comuni del meridione ad impiegare i suoi cittadini che godono del sussidio di cittadinanza.