Quella che i rossanesi chiamano la
Fontana della Sirena, in
Piazza Grottaferrata, in effetti è la riproduzione del
Gruppo statuario Eros con Delfino, presente nel
Museo Archeologico di Napoli, a piano terra - Sala V, “
Venere e motivi marini”. Trattasi di un gruppo statuario in moto, composto da una statua di fanciullo e da un animale, un delfino, posto alla base. Era utilizzato come ornamento di fontana. Il Gruppo rappresenta un fanciullo alato, posto a testa in giù su un delfino dalla cui bocca aperta fuoriesce l'acqua. La composizione risulta complicata: dall'attorcigliarsi a spirale della coda del delfino intorno al corpo del fanciullo, di cui rimangono libere solo le gambe nella parte più alta. La combinazione del volto del ragazzo a testa in giù, con le pinne del delfino in alto, a un’analisi superficiale, dà effettivamente l’idea di una sirena; e così venne soprannominata la fontana, da sempre. Il motivo di Eros che cavalca un delfino era noto nell'arte greca a partire dalla metà del VI secolo a.C., specie nella ceramica o nelle arti decorative. Nel Museo Archeologico di Napoli esiste un esemplare alto 183 cm, in marmo bianco, scalpellato e levigato, realizzato intorno al 190-199 d.C. .La fontana, con la statua di Eros col Delfino, fu voluta alla fine del XIX secolo dal sindaco
Luca de Rosis (1843-1926) in occasione del rifacimento di quello, che allora si chiamava Largo Cappuccini e che poi nel 1958, col sindaco Michele Scazziota, prese il nome di Piazza Grottaferrata.