Negli ultimi anni la ricerca di gusti genuini ancora da valorizzare ha portato allo sviluppo di interessi nuovi verso le eccellenze agroalimentari di zone ancora da scoprire. Per questo motivo si moltiplicano i vari “Salone del Gusto” ed altre vetrine in cui riuscire a promozionare le proprie risorse degustative diventa una priorità. Per questo ci è sempre piaciuto pensare che i prodotti agroalimentari calabresi avrebbero potuto eccellere anche fuori dai confini territoriali. Magari in Europa, magari a Bruxelles. Un viaggio fino in Belgio per partecipare a “
Techitaly 2014” è la prima tappa di un percorso che è, insieme, una scommessa e un obiettivo da raggiungere per i marchi della nostra Calabria. L’iniziativa sul food giunta alla sua terza edizione è promossa dall’Ambasciata d’Italia ed Ice Bruxelles, d’intesa con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Ue, grazie al contributo del Ministero dello Sviluppo Economico e con il coordinamento dello Studio Must Consulting. Alla tre giorni, hanno partecipato fra i migliori marchi imprenditoriali del nostro Paese, come Granarolo, Illy Caffè e Ferrero. Anche la Calabria era a Bruxelles con i nostri Fortunato Amarelli, Raffaele Senatore Vini Cirò e l’editore e presidente Ance Cosenza Vincenzo Lapietra, coordinati da Lenin Montesanto: quale migliore occasione per far vedere una fetta di quella Calabria operosa. Particolarmente proficuo è stato poi l’incontro con Giorgia Abeltino, responsabile relazioni istituzionali e affari regolamentari di Google Italia che ha presentato ufficialmente al Parlamento Europeo il progetto “
Google Made in Italy: eccellenze in digitale” che, fa sapere Vincenzo Lapietra
«sarà presentato nei primi mesi del 2015, per la prima volta anche in Calabria, a Rossano, attraverso un’iniziativa regionale ad hoc promossa e curata da “
L’Eco dello Jonio”. Riteniamo di grande valore strategico - aggiunge - l’investimento di risorse messo in campo da Google rispetto ad un obiettivo ambizioso che coinvolga ed interessi anche e soprattutto i nostri territori: far diventare, attraverso la digitalizzazione, le piccole e medie imprese tradizionali del settore agroalimentare delle micro-multinazionali. Per la Calabria, presente sulla piattaforma Google Made in Italy con ben sei eccellenze (la liquirizia, la cipolla di Tropea, il caciocavallo silano, la patata della Sila, le clementine ed i salumi) si tratta – conclude Lapietra – di un importante momento di riconoscibilità in vista di Expo 2015 e, più in generale, di attenzione alle straordinarie occasioni che le nuove tecnologie possono offrire alla valorizzazione ed allo sviluppo economico regionale attraverso le produzioni tipiche ed un diverso approccio all’agricoltura di qualità».
m. f. s. t.