11 ore fa:Contrasto al gioco d'azzardo patologico, Molinaro (FdI): «I sindaci hanno un ruolo determinante»
11 ore fa:La Basilica di Catanzaro gremita per l'ultimo saluto a Giuseppe Chiaravalloti
13 ore fa:Rapani incontra i simpatizzanti di Fratelli d'Italia e brinda al futuro della Calabria
12 ore fa:Messa in sicurezza degli argini del Crati: a otto anni dalla tragedia di Thurio pubblicata la gara
14 ore fa:A Civita la festa per i 55anni di attività del periodico "Katundi ynë - Paese nostro"
13 ore fa:Il Teatro Valente di Co-Ro ospiterà la sede decentrata del Conservatorio di Cosenza
15 ore fa:Autorità mari Tirreno meridionale e Jonio, presentato il Bilancio di Sostenibilità
10 ore fa:«Per la Sibaritide-Pollino è il momento di unire le forze, altrimenti politicamente non conteremo nulla»
12 ore fa:Il grande cuore dell'Arberia Esaro e Pollino: Successo per l'iniziativa "Giocattoli in Movimento"
16 ore fa:VOLLEY - Riparte il Campionato di Serie C maschile: doppio turno settimanale per la Corigliano Volley

Giannuzzi (Agricoop): Taroccano anche la Nduja!

1 minuti di lettura
Il Presidente del Consorzio Agricoop, la Dott.ssa Innocenza Giannuzzi, denuncia la mancata valorizzazione delle eccellenze agroalimentari calabresi. E lo fa parlando degli innumerevoli tentativi di sfruttamento economico illegale dei prodotti Made In Calabria. "Uno sfruttamento che avviene principalmente tramite il fenomeno “Italian Sounding”: un uso combinato di simboli, parole o figure evocanti l’italianità del prodotto. Un’italianità spesso falsa, come quella della Nduja che “suona Calabrese” all’orecchio straniero,  senza avere nulla da dividere con la nostra vera Nduja promossa nella grande catena Eataly a New York.
Un salamino di manzo con il nome di Nduja venduto a 70 dollari al Kg!!! Dov’è la tutela per il nostro patrimonio agroalimentare e per la nostra Calabria? I prodotti agroalimentari sono spesso oggetto di contraffazione illegale e di imitazione. Tutto ciò a discapito delle aziende produttrici che sono perennemente in uno stato di crisi. Basti solo guardare il comparto agrumicolo calabrese; la Clementina fiore all’occhiello del comparto, rimasta invenduta sugli alberi. E tantissimi altri prodotti che oltre soffrire l’importazione, soffrono dei prodotti “Tarocchi”, venduti per eccellenze del nostro territorio!!!
GIANNUZZI: PROTEGGERE IL NOSTRO PATRIMONIO VUOL DIRE PROTEGGERE IMPRESE E CITTADINI
I consumatori, completamente ignari di tutto ciò, acquistano fiduciosi della regolarità dei prodotti provenienti da canali ufficiali di vendita. Non è più accettabile che l’agroalimentare Calabrese non sia tutelato in maniera adeguata e continua, se da una parte esso è promosso dall’altra parte deve essere difeso. Proteggere il nostro patrimonio vuol dire proteggere le imprese e i cittadini calabresi, al fine di evitare la disperazione di tanti agricoltori, che dopo tanto lavoro, vedono le proprie eccellenze invendute rischiando la chiusura delle proprie attività.
Il settore sta vivendo in quest’ultimo periodo una situazione di difficoltà unica nel suo genere provocata dalle condizioni atmosferiche avverse e se a questo aggiungiamo anche la contraffazione rischiamo il completo spopolamento sia di cittadini che di aziende. Le nostre eccellenze vanno tutelate e difese perché il comparto agroalimentare è il primo motore dell’economia Calabrese!
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.