Il Parco Archeologico di Sibari ha mostrato all'Europa come l'uso delle nostre eccellenze possano fungere da esempio per l'intera comunità europea, agendo senza timori e sbaragliando le difficoltà in cui vive il Mezzogiorno. . Proprio il ragionare a livello europeo, attualmente, rappresenta un ossimoro, o meglio, richiede una reinterpretazione analogica del concetto "Cittadinanza": radicato nella tradizione politica grecoromana, tale concetto “riappare” nell’epoca moderna con la fine dell’assolutismo e identifica i membri di quel soggetto collettivo, nel
popolo, a cui, in un dato territorio, appartiene la sovranità. Certo è che, la cittadinanza eropea rappresenta un
unicum proprio nel suo fare riferimento a un quadro sovranazionale. Il vero punto di forza, nella sfida della Sibaritide, sono i "Patti d'Integrità", nati con l’intento di rendere la società civile non solo un semplice beneficiario delle opere realizzate, ma attore fondamentale nel controllo della qualità delle procedure. In Italia ne esistono quattro e a seguirli come enti indipendenti di monitoraggio sono
Transparency International Italia,
ActionAid,
Amapola,
Libellula. Proprio ActionAid ha avanzato l'iniziativa riguardante l'ampliamento e il rinnovo del
Parco Archeologico di Sibari, che con i suoi 168 ettari è uno dei più grandi in Europa e custodisce le rovine di una delle più importanti città della Magna Grecia, all'interno di un progetto da 2 milioni di euro, 1,5 dei quali proveniente dalle casse dell’Ue: «Continueremo a lavorare su questo tema nei prossimi due anni e abbiamo in programma altre scuole di monitoraggio civico per trasmettere a un numero sempre maggiore di persone le conoscenze di base su come funziona la procedura di appalto pubblico”, afferma
Paola Liliana Buttiglione di ActionAid. «I progetti a Sibari sono in avanzata fase di esecuzione e dovrebbero concludersi entro quest’anno, continua, quindi organizzeremo anche delle visite al cantiere per mostrare i lavori a gruppi di cittadini»