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Il Codex celebra dieci anni nella Memory of the World dell'UNESCO

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CORIGLIANO-ROSSANO – «Il Codex Purpureus Rossanensis continua a parlare al mondo con il linguaggio universale della bellezza, della fede e della cultura». Sono le parole dell'Arcivescovo di Rossano-Cariati a fare da giusta cornice all'evento del decennale del riconoscimento del prezioso manoscreitto miniato a Patrimonio UNESCO.

Nel pomeriggio di oggi, giovedì 9 ottobre 2025, nel chiostro del Museo Diocesano e del Codex, è stato presentato ufficialmente il francobollo commemorativo dedicato al Codex, emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e distribuito da Poste Italiane, proprio in occasione dei dieci anni dell’iscrizione del prezioso Evangelario nella lista “Memory of the World” dell’UNESCO.

L’emissione rientra nella serie tematica “Le Eccellenze del patrimonio culturale italiano” e celebra uno dei simboli più alti dell’identità spirituale e artistica della Calabria e del Mediterraneo. La vignetta filatelica riproduce la Tavola dei Canoni delle Concordanze con i quattro evangelisti, una delle miniature più rappresentative del Codex, considerata in origine il possibile frontespizio del manoscritto onciale greco del VI secolo, oggi custodito proprio nel Museo Diocesano e del Codex.

A completare l’iniziativa, anche la cartella filatelica celebrativa, contenente la quartina, la cartolina affrancata e annullata, la busta “primo giorno di emissione” e il bollettino illustrativo ufficiale.

Una cerimonia nel segno dell’unità tra fede, cultura e istituzioni

Alla cerimonia erano presenti Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati; Marco Di Nicola, responsabile commerciale Filatelia di Poste Italiane; don Giuseppe Straface, direttore del Museo Diocesano e del Codex; Giulia Artico per il Ministero della Cultura; Odimirio De Cesare per il Ministero delle Imprese e del Made in Italy; il Soprintendente archeologico, belle arti e cultura della Provincia di Cosenza, Paola Aurino e il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.

Numerosa la partecipazione di fedeli, studenti, rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni civili, religiose e militari.

Mons. Aloise: «Un francobollo che attraversa i confini e annuncia la pace»

«Oggi è la prima tappa di un anniversario che ricorda il decimo del riconoscimento Unesco – ha dichiarato Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo di Rossano-Cariati –. Con gli uffici della Curia abbiamo pensato a qualcosa che potesse lasciare un segno nel tempo, e così è nata l’idea dell’emissione di un francobollo. Permettetemi un po’ di orgoglio: è davvero bello. Sono grato a chi ha reso possibile tutto questo, in particolare al Ministero. Il Codex ha la caratteristica dell’universalità: non è una parola privata, ma è la Parola che Dio ha dato per l’umanità. E allora ci è sembrato che non potesse esserci simbolo più bello di un francobollo, capace di attraversare i confini del mondo senza difficoltà, per annunciare la pace, la bellezza, l’armonia. È possibile nel nome di Gesù Cristo, è possibile nel nome della sua Parola, del suo Vangelo. Il Codex è un Vangelo per il mondo».

L’Arcivescovo ha poi ricordato come il Codex, in questi anni, abbia continuato a “camminare da solo”, diventando strumento di dialogo e comunione: «Nel nome del Codex siamo stati in Italia e all’estero, da Grottaferrata a Istanbul, fino alla consegna della copia al Patriarca Bartolomeo I. Momenti intensi, di ecumenismo e di fraternità. Il Codex è riconosciuto da tutti, anche al di là delle differenze religiose, come patrimonio dell’umanità. È un simbolo di unità».

Marco Di Nicola (Poste Italiane): «Un riconoscimento raro e di grande valore»

A sottolineare il valore dell’emissione è stato Marco Di Nicola, responsabile commerciale Filatelia di Poste Italiane: «L’annullo non si rilascia per tutti gli eventi: il Codex rappresenta un’eccezione di grande rilievo. Ogni anno il Ministero delle Imprese e del Made in Italy riceve oltre mille richieste di emissione di francobolli, ma solo 70-80 vengono accolte. Entrare in questo numero ristretto significa aver ottenuto un riconoscimento importantissimo».

Il francobollo dedicato al Codex ha una tiratura di 200.004 esemplari, una tariffa B da 1,30 euro e da domani sarà disponibile in tutti gli uffici postali e negli spazi filatelia delle principali città italiane.

«Accanto al francobollo – ha aggiunto Di Nicola – Poste Italiane ha realizzato anche un folder a tiratura limitata, certificato dalla CIAE, che contiene la quartina, il francobollo singolo, la busta primo giorno e il bollettino illustrativo: un pezzo da collezione imperdibile per gli appassionati».

La mostra “10 anni nella Memory of the World”

La cerimonia filatelica ha fatto da prologo all’inaugurazione della mostra “CODEX PURPUREUS ROSSANENSIS. 9 ottobre 2015 - 9 ottobre 2025, 10 anni dall’iscrizione nella Memory of the World”, curata da Lucinia Speciale, Cecilia Perri e Antonio Aprelino, in collaborazione con il Museo Diocesano e del Codex, il Gruppo Archeologico Latino Colli Albani “Bruno Martellotta” ODV, la Soprintendenza ABAP di Cosenza e l’Università del Salento, nell’ambito del progetto PRIN 2022 “TeReRe – Textual and Religious Resilience”.

L’allestimento, ospitato nelle sale del Museo, espone le tre edizioni facsimilari del Codex, l’ultima delle quali realizzata nel 2018 a partire dalle riprese in alta risoluzione effettuate in occasione dell’ultimo restauro. Il percorso è arricchito dal documentario “Codex Purpureus Rossanensis, un Vangelo per la Memoria del Mondo”, che racconta il lungo cammino del manoscritto verso il riconoscimento UNESCO. Un percorso lunghissimo, faticoso, che vide impeganta l'Arcidiocesi, all'epoca guidata da Mons. Santo Marcianò, oggi Arcivescovo di Anagni-Frosinone-Ferentino, grazie all'impegno di Don Nando Ciliberti, responsabile dell'Ufficio culturale, di Don Pino De Simone e di un gruppo laico di studiosi, ricercatori e appasionati.

Stasi: «Il Codex e la città sono parte della stessa storia»

«Per la città – ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi – il Codex è importantissimo e, come ho detto anche in altre occasioni, può valere ancora di più perché deve essere ancora pienamente conosciuto. Ma penso anche che la città valga per il Codex: per la sua storia, per quello che ha fatto e continua a fare per custodirlo e valorizzarlo».

Un legame identitario e culturale che si rinnova, dunque, anche attraverso questa giornata celebrativa, simbolo della continuità tra passato e presente, tra fede e cultura, tra Corigliano-Rossano e il mondo.

L’eredità di un patrimonio universale

La mostra resterà aperta al pubblico dal 10 ottobre 2026, negli orari di apertura del Museo Diocesano e del Codex, e sarà compresa nel biglietto d’ingresso.

Un’occasione unica per riscoprire da vicino il manoscritto che, dieci anni fa, l’UNESCO ha riconosciuto come testimonianza universale di fede, arte e umanità.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.